LA CITTÀ DEL SOLE

26/07/2014
C'ERA UNA VOLTA IL REGNO DI SAARLAND...
 
Vicino a Ludwigsplatz, un'insegna per metà fulminata di un bar annuncia il menù tipico della zona. Neanche a dirlo "schniltzer" e birra artigianale la fanno da padroni. Più in là un pavimento intersecato a quadrettoni fa da tappeto rosso al Ludwigsirke. Stilema barocco inconfondibile. Il profumo di Francia si irradia nell'atmosfera dove fa compagnia al caustico sapore di Germania proletaria. Piccolo spaccato di Saarbruken, capoluogo del Saarland. Oggi uno dei 16 lander tedeschi, un tempo una comunità-stato indipendente, almeno dal punto di vista calcistico. Terra di conflitto, per via dei vasti giacimenti di carbone presenti, il Saarland fu al centro di un' annosa questione post-bellica tra Germania e Francia. Nel 1950 la regione divenne un protettorato francese, quattro anni dopo invece venne pensato un Saarland indipendente. Proposta che venne bocciata dagli abitanti con un referendum popolare che di fatto contribuì all'annessione alla Germania avvenuta nel 1957. Dal punto di vista sportivo, ed in particolar modo calcistico il Saarland scrisse una pagina di storia autografa a partire dal 1950, anno cui venne posto sotto l'egida della Francia. Venne istituita una nazionale e persino indetto un campionato di calcio locale. La selezione nazionale fece il proprio esordio il 22 Novembre 1950. Si giocò al Ludwigparkstadion di Saarbrucken e la partita vide la prestigiosa vittoria della neo-nazionale per 5-3 sulla Svizzera B. Nel 1952 sulle rive del fiume Saar arrivò Helmut Schon. Il tecnico che siederà anche sulla panchina della Mannschaft per ben quattro edizioni dei campionati del Mondo (1966, 1970, 1974, 1978), venne chiamato a condurre la selezione nelle qualificazioni valide per la rassegna iridata incombente: i Mondiali di Svizzera 1954. La squadra, formata in gran parte da elementi provenienti dal F.C. Saarbrucken (club egemone della regione), si affacciò per la prima volta sul grande palcoscenico internazionale. Inserita nel gruppo 1 di qualificazione europeo insieme alla Norvegia ed ai "cugini" della Germania Ovest la truppa di Schon partì subito col piede ben saldo sull'accelleratore: vittoria in trasferta sulla Norvegia (3-2), ottenuta grazie alle reti di Binkert, Otto e Siedl. A questa affermazione si aggiunse il successivo pareggio della Germania Ovest contro gli scandinavi. Risultato: Saarland clamorosamente primo in classifica e sogni pronti a decollare. Si arrivo così al primo snodo cruciale: lo scontro diretto con la vicina Germania. A Stoccarda, l'11 Ottobre 1953, non ci fu storia. I futuri campioni del mondo, guidati in panchina da Herberger, liquidarono la compagine del protettorato con un perentorio 3-0. La prima gara di ritorno vide i ragazzi di Schon ottenere un prezioso punto con la Norvegia, squadra scandinava che venne poi travolta ad Amburgo dagli spietati panzer tedeschi. Restava da giocare una sola partita, la più importante, quella più attesa. In un trasognante e gremito Ludwingparkstadion, il Saarland lanciò il guanto di sfida alla superpotenza tedesca. Il cuore non bastò, la Mannschaft si impose con un netto 3-1; rendendo però l'onore delle armi alla piccola squadra Sarrois: al 69' infatti Herbert Martin siglò il calcio di rigore da consegnare per sempre allo scrigno dei ricordi. La storia calcistica di Saarland arrivò al capolinea il 6 Giugno 1956, data in cui venne disputato l'ultimo incontro contro l'Olanda, per la cronaca perso per 3-2. Si concluse così l'esperienza di questa piccola nazionale, fermatasi ad un centimetro dal sogno più grande.



 
a cura di Lacerenza Vincenzo
fonte aviglianonline.eu