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08/11/2009
LA VITA, LA FEDE E IL PENSIERO DI VINCENZO VERRASTRO
In una due giorni il paese ricorda la prima guida della Regione Basilicata (versione integrale)
 
Dopo Emanuele Gianturco nel 2007 e Silvio Spaventa Filippi nel 2008, l’amministrazione di Avigliano, a 90 anni dalla nascita e a 5 anni dalla morte del padre costituente della Basilicata, ha dedicato una due giorni a Vincenzo Verrastro. Con la collaborazione della famiglia e di numerosi compagni di viaggio, intervenuti nel convegno svoltosi tra venerdì e sabato nella cittadina che gli ha dato i natali, si è cercato di ricostruire la vita e il pensiero di Verrastro e la sua lungimiranza. «La nostra collaborazione per la realizzazione di questa importante iniziativa – ha detto Valeria Verrastro – non risiede solo nella sfera degli affetti familiari, ma perché crediamo che in una contemporaneità caratterizzata dall’acuirsi dello scontro tra forze politiche, la comprensione del pensiero di nostro padre e della sua azione possano essere di grande attualità ed aiutare i giovani». I lavori, distinti in tre diverse sezioni, hanno preso l’avvio con l’esperienza di fede di Verrastro, senza la quale, ha afferma la figlia «non si capirebbe l’impegno civile di un uomo caratterizzato da un alto senso dell’etica e da una profonda passione per il bene e per l’uomo», per continuare con la sua esperienza culturale e con quella politico-amministrativa. «Ci auguriamo – ha affermato il sindaco Domenico Tripaldi – che questa prima esperienza organica su una delle figure di riferimento per intere generazioni di lucani, che rischiava di scivolare nell’oblio per aver trascorso gli ultimi anni della sua vita nel silenzio e nel nascondimento a causa di una lunga malattia, stimoli studiosi e studenti a scandagliare la vita e il pensiero di un uomo che ha scritto un pezzo di storia della Basilicata e del Mezzogiorno». Proprio per far conoscere alle giovani generazioni la biografia di un uomo che ha speso la sua «vita a servizio della popolazione lucana», è stata diffusa gratuitamente, grazie alla collaborazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso e all’impegno di Luciano Sabia, presidente del sodalizio, e di Donato Romaniello, vicepresidente, tra gli alunni degli istituti scolastici e i cittadini di Avigliano un volume scritto dalla figlia Valeria. Nell’occasione ha avuto luogo anche la cerimonia di intitolazione a Verrastro di una delle strade cittadine, l’attuale “Viale della Vittoria”, una delle strade principali e che si ricollega a corso Gianturco in una sorta di ideale continuità tra le due figure aviglianesi più importanti dell’ottocento e del novecento. Inoltre, nel piazzale antistante la villa comunale c’è stato lo scoprimento di un monumento a lui dedicato, realizzato dall’artista Vincenzo Claps, che ha scelto di raffigurare il volto di Verrastro attraversato da un sorriso, «quel sorriso che si apriva più facilmente nell’animo di mio padre – ha dichiarato la figlia – quando veniva a rifugiarsi nella sua Avigliano per concedersi qualche ora di riposo con amici e familiari».
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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