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28/08/2009
SAGRA DEL BACCALA'. AD AVIGLIANO TURISTI PER LA GOLA
Comincia oggi il tradizionale appuntamento con i sapori di un tempo
 
Tra i 15 e i 20 quintali di baccalà consumati mediamente in ogni edizione da migliaia di turisti nella tre giorni aviglianese dedicata al rinomato prodotto ittico considerato il piatto tipico della cucina della cittadina gianturchiana. Una quantità ragguardevole, che si spera quest’an - no di superare, e che conferma l’importanza di una sagra che nel giro di 17 anni è diventata un appuntamento imprescindibile per tanti turisti che si recano ad Avigliano per immergersi nei mille sapori, tra ricette tradizionali e innovative, del merluzzo salato ed essiccato cucinato in abbinamento ai prodotti tipici e dal gusto forte della terra lucana. Il baccalà «della vigna», alle patate, ai «cimaruli», ai peperoni «cruschi», i cosiddetti «rosica rosica», «alla cantina», a «ciauredda», ma anche i ravioli e la pizza a base di baccalà, hanno reso la cittadina a piè del Carmine uno dei centri più rinomati del sud per la degustazione dello stoccafisso, introdotto in Italia al tempo delle Repubbliche Marinare (X-XIII sec.) grazie alle rotte commerciali con le coste del Mare del Nord e divenuto ben presto pietanza importante, sostitutiva del pesce fresco, difficilmente trovabile soprattutto nelle zone montuose e troppo costoso, tanto da far parlare lo storico Braudel di «rivoluzione del merluzzo». Nell’am - bito delle «Giornate del commercio e dell’artigianato», meglio conosciute come «Sagra del baccalà», gli aviglianesi, cercando di prendere per la gola i visitatori, li introducono nei meandri dell’originale ed affascinante nuovo artigianato locale, erede dei rinomati tramandati saperi. Nel cortile della chiesa dell’An - nunziata saranno in esposizione i manufatti artigianali che hanno reso famosa la cittadina, dalla tipica balestra, ai lavorati tessili, in ceramica, legno, ferrobattuto e cartapesta, con decori e ricami, realizzati da maestri facenti capo all’associazione cittadina Aviliart e da aspiranti artigiani che hanno aderito al concorso promosso dalla stessa associazione per far emergere nuovi talenti. Il percorso enogastronomico che si snoderà per le vie del centro storico della cittadina, tra spettacoli musicali di pizzica salentina, porterà il visitatore a scoprire caratteristici scorci, alcuni dei quali saranno fatti rivivere grazie all’impegno di alcune associazioni cittadine. «Gret’ a rocc’», per il terzo anno consecutivo, saranno aperte antiche e suggestive cantine scavate nel tufo, con possibilità di degustare vino, strazzata e altri prodotti tipici, come il «provolone impiccato». Le tre serate, per la prima volta, saranno trasmesse in diretta streaming sul web dal sito www.aviglianonline.eu, che con uno schermo gigante nel corso principale, davanti al Municipio, inviterà i passanti a «salutare il mondo», permettendo così anche ai tanti emigranti sparsi nel pianeta di vivere virtualmente l’evento. Nelle tre serate, inoltre, sarà possibile ascoltare la canzone «Baccalà» prodotta dal gruppo P&M, formato dagli aviglianesi Domenico Cantalupo e Giuseppe Sabia, novello canto popolare che in questi giorni è passato, in anteprima, sul web.
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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