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22/08/2008
VIA ALLA SAGRA DEL BACCALA'
Avigliano per tre giorni propone il suo piatto tipico., tra ricette tradizionali e innovative sperimentazioni
 
Baccalà «della vigna», alle patate, ai «cimaruli», ai peperoni «cruschi», ai «rosica rosica», «alla cantina», a «ciauredda», ma anche ravioli e pizza a base di baccalà. Il rinomato prodotto ittico, piatto tipico della cucina aviglianese, tra ricette tradizionali e innovative sperimentazioni, la farà da padrone nella cittadina al piè del Carmine in una tre giorni appositamente dedicatagli. La Sagra del baccalà, il merluzzo salato ed essiccato introdotto in Italia al tempo delle Repubbliche Marinare (X-XIII sec.) grazie alle rotte commerciali con le coste del Mare del Nord e il cui consumo divenne largamente diffuso nelle zone montuose e rurali. Lontano dalle coste, infatti, era difficile trovare pesce fresco (peraltro troppo costoso) e dopo il Concilio di Trento (1545-1563), poiché la chiesa cattolica aveva stabilito in quella sede regole precise sulla scelta dei cibi e sui digiuni e quindi il ‘mangiar di magro’ (gli alimenti consentiti dalla chiesa non lasciavano grande scelta, essendo vietati, oltre alla carne, anche i latticini e il tuorlo dell’uovo) diventava regola imprescindibile, il prodotto ittico a lunga conservazione ebbe una diffusione enorme, portando un vero e proprio sconvolgimento nell’alimentazione della popolazione, tanto da far parlare lo storico Braudel di “rivoluzione del merluzzo”. Il popolo aviglianese ha abbracciato ben presto il nuovo alimento, iniziando a cucinarlo coniugando il suo gusto con gli ingredienti forti e decisi dei prodotti delle terre della Basilicata e ideando gustose ricette riproposte in questo lungo weekend dai ristoratori della cittadina, che permetteranno di assaporare vari tipi di baccalà, da quello. Anche quest’anno sarà riproposta «gret’ a rocc’», per le giornate di oggi e domani, con degustazione di vino e strazzata, l’apertura di antiche e suggestive cantine scavate nel tufo da parte di alcune associazioni della cittadina, tra cui “cinque sensi”, che nella passata edizione ha pensato di accostare l’evento alla sagra per far conoscere caratteristici scorci del centro storico, ottenendo un grande successo. Le serate saranno allietate da spettacoli di musica popolare aviglianese e di pizzica salentina e ci saranno varie mostre di artigianato artistico locale.
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: DA CLASSIFICARE