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28/08/2016
AVIGLIANO È PRONTA AD ACCOGLIERLA
Dopo i funerali ad Amatrice, suor Agata Galasso sarà seppellita nel luogo di origine. Intanto il Comune natìo si attiva per la solidarietà con la Società di Mutuo Soccorso e indice il lutto cittadino.
 
AVIGLIANO - Sarà sepolta appena possibile nel suo paese natale, Avigliano, la religiosa 83enne, suor Agata Galasso, estratta due giorni fa dalle macerie della Casa per anziani di Amatrice nel Reatino. Una delle tante strutture venute giù a seguito delle onde sismiche abbattutesi su parte dell’Italia centrale. Due altre consorelle lucane di Madre Galasso, suor Giuseppina Pugliese e suor Maria Salvatore, anche loro molto anziane, ce l’hanno fatta ad uscire salve dall’inferno delle macerie, suor Agata invece no. Ed ora sono in tanti quanti la piangono, sinceramente. Anche in considerazione del fatto che era di grande bontà, generosità e forza spirituale. E la si piange oltre che Amatrice, il ”paese che non c’è più dove è stata per mezzo secolo, anche nel paese natio di Avigliano. Che ora aspetta di accogliere le sue spoglie mortali, riconosciute ufficialmente da due nipoti che si erano precipitati nella zona disastrata alla notizia del terremoto. Lo stesso centro del Potentino ha espresso commozione alla notizia. Il sindaco Vito Summa ha indetto il lutto cittadino, annullando tutte le manifestazioni pubbliche in programma, ad iniziare da quelle musicali e canore incluse nel programma della Sagra del baccalà. Ha espresso anche il cordoglio più vivo dei suoi concittadini a tutta la gente terremotata. Un sentimento profondo, un dolore senza fine. Lodevole la raccolta di fondi da destinare ai terremotati ed una colletta - sostenuta anche dalla Società di Mutuo Soccorso tra operai, benemerita ad Avigliano - per organizzare i funerali di Suor Agata che si svolgeranno dopodomani, 30 agosto, ad Amatrice probabilmente nei pressi dell’Istituto Padre Minozzi, tra i pochi edifici a non crollare. Poi, il trasporto della salma nel cimitero di Avigliano. E sarà ancora lutto cittadino. Da segnalare il fatto che si è disposto che lo spettacolo dedicato ai bambini possa essere effettuato a breve nelle tendopoli di Amatrice. Portare un po’ di sorriso tra chi soffre. E dovrà continuare gioco -forza a farlo. I tempi della ricostruzione - e noi lucani lo sappiamo benissimo - non potranno che essere lunghi. Occorrerà pazienza, sacrificio, sopportazione e rinuncia. Come vorrà il Signore e soprattutto...gli uomini. Quelli del versante amministrativo e politico. Per il momento c’è solo lo spazio per recuperare i corpi dei morti sotto le macerie, come anche Madre Galasso. Arriverà poi anche l’ora di passare all’azione per annullare i disastri umani e materiali del terribile sisma. Evitando che la gente si faccia prendere dalla preoccupazione e dalla paura. Come fu per i lucani 36 anni fa. E questo lo sanno tutti dalle nostre parti e ad Avigliano, oggi in lutto.
 
Clemente Carlucci
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: ATTUALITÀ