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08/11/2012
DOPO LA FRANA TANTI DISAGI
Il crollo della SP 6 costringe gli aviglianesi a fare giri enormi per raggiungere il capoluogo. La “Appula” è interrotta e non si conoscono i tempi per tornare alla normalità
 
AVIGLIANO - Non c'è pace per gli aviglianesi dopo il crollo che ha interessato il “curvone” isolando, così, gran parte del centro abitato. Adesso si è costretti a valutare percorsi alternativi alla strada Provinciale 6 “Appula”, per spostarsi verso il capoluogo o per raggiungere il vulture-melfese. Già, gli automobilisti che, ogni giorno, si recano in queste aree, sono costretti ad aumentare il proprio tragitto, percorrendo Via Maresciallo Santoro (la cui strada è piena di buche e di rattoppi mal fatti) e contrada Spinamara, al fine d’imboccare nuovamente la SP 6 o la SP 30. Dunque, tanti i disagi che sicuramente si acuiranno con il maltempo e le prime nevicate. La “Appula”, che fino a qualche giorno fa era oggetto d’ammodernamento, è tuttora interrotta e non si conosce ancora il tempo necessario per tornare alla normalità. Oltre alla problematica riguardante l’importante cedimento avvenuto nelle scorse settimane, c’è anche quella legata all’insufficiente illuminazione e all’assenza di segnaletica orizzontale, di alcuni incroci che si trovano lungo la strada. Questa volta sono i residenti di via Civitelle a manifestare le proprie preoccupazioni per la scarsa illuminazione pubblica di quest’area. Sono ben tre i punti al buio, privi d’indicazioni sul manto stradale - nei pressi di nuclei abitativi e del plesso Polifunzionale, adiacente al percorso fitness - che richiederebbero un investimento che si aggira intorno ai cinquemila euro a fronte dei cinque milioni spesi per i lavori di ammodernamento della strada. Ma chi abita in quest’area si sente sempre più in periferia poiché, adesso, il traffico degli autoveicoli è diminuito a causa della frana, intanto che l’illuminazione pubblica, nonostante ci siano nuove abitazioni, non è stata ampliata. Eppure vari punti luce sono stati installati nel territorio comunale, presso abitazioni civili, chissà con quale criterio. Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per illuminare parti disabitate del territorio, mentre basterebbe davvero poco per migliorare le condizioni di viabilità e sicurezza di questo tratto stradale, estremamente compromesse dal buio. La Provincia, infatti, ha dotato la SP 6 di tredici nuovi pali conici con armature a led (per un totale di circa 12 mila euro), ma non ha previsto alcun intervento per gli incroci, dimenticando anche la palestra pubblica (il Polifunzionale), quasi completata. E la situazione peggiora con la fitta nebbia che persiste per tutto il periodo invernale. Dunque, un intervento molto discusso quello realizzato lungo la “Appula”, che ha richiesto ben dieci anni dalla decisione alla realizzazione. Ma, nonostante i tempi biblici, non si è provveduto alla riqualificazione completa dell’area; mancano ancora 300 metri (quelli finali) per migliorare il collegamento con la SP 30 che conduce al capoluogo. Ancora, i cittadini che risiedono nell’ex contrada Civitelle, richiedono da diversi anni la metanizzazione. Da circa due anni è stata implementata la rete principale ma, ad oggi, non c’è erogazione di metano e non è possibile effettuare gli allacciamenti per le unità abitative. Dunque in quest’area residenziale, che sembra non godere affatto dell’attenzione dell’amministrazione, si vive un isolamento che riporta i residenti al buio e allo stesso disagio di trent’anni fa.
 
Antonella Rosa
fonte IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA
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