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10/03/2016
IL MEDIOEVO E LA RICERCA DELLE FONTI: RACCOLTA DI MATERIALI PER LA STORIA
Giornata di studio nel castello federiciano di Lagopesole
 
LAGOPESOLE - Il seminario di studio dal titolo “alle fonti della Basilicata medievale: edizioni, progetti e cantieri” ha messo in luce i problemi metodologici, di duplice fattura, che hanno riguardato prevalentemente la ricerca delle fonti. E’ stato citato Staner, come soffio vivificatore del metodo intrapreso durante lo svolgimento del seminario. Lo studioso, dopo essere venuto nel Sud per incontrare altri studiosi, preti e cultori della disciplina per capire dove fossero andati a finire i documenti federiciani, oggetto della sua ricerca, è stato in grado di creare un filo conduttore per scrivere una storia amministrativa del Regno. Ciò avrebbe ampliato il quadro della presenza federiciana nel Meridione d’Italia. Durante il seminario si è parlato delle carte di Montescaglioso nel codice diplomatico materano, del registro della chiesa di Potenza, di documenti pontifici e della loro originalità dei vescovi e della loro gestione documentale nella prima età angioina, di letteratura in versi, di Eustachio da Matera, di Riccardo da Venosa, di Ruggero di Lauria, di Domenico Ridola e dei suoi scavi materani. Il seminario è stato articolato in tre sessione. La prima è stata presieduta da Cosimo Damiano Fonseca, primo rettore dell’università degli studi di Basilicata. Il professor Fonseca ha mostrato la sua grande soddisfazione per la buona riuscita del seminario. “Gli inglesi – ha detto - chiamerebbero il lavoro di oggi come raccolta di materiali per la storia”. Fonseca continua a mantenere una visione elitaria dell’università. Elitaria nei suoi contenuti. Così gli fu detto una volta da Enrico Berlinguer. “Capisco – ha dichiarato Fonseca - perché questi giovani sono profondamente in crisi. Se una via possibile c’è, è quella di creare, con altre università di più antica tradizione e di più ampio bacino di utenza, dei rapporti di collaborazione continua, in modo che ci siano delle osmosi tra i nostri laureati. Occorre favorire la specializzazione con le università non italiane fruendo anche dei canali dell’Unione europea. Ci vuole, anche, un grande sforzo della classe politica e di quella accademica”. Il professor Francesco Panarelli dell’Università di Basilicata ha curato nei dettagli l’organizzazione del seminario. Tante le presenze, tra cui quella della fondazione Federico II Hohenstaufen di Jesi. Importante è stata la collaborazione della Proloco di Lagopesole.
 
Rosita Stella Brienza
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: ATTUALITÀ