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27/01/2016
LA SOPRINTENDENZA UNICA NASCE GIÀ «MONCA»
Francesco Canestrini denuncia la grave carenza di personale
 
Il secondo passo della riforma del Ministero dei Beni culturali fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini comincia a delinearsi. La nuova articolazione territoriale realizza una distribuzione dei 41 presidi di tutela più equilibrata ed efficiente che è stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori. «Con questo atto - ha spiegato nei giorni scorsi Franceschini - il Ministero viene ridisegnato a livello territoriale per rafforzare i presidi di tutela e semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione. Le nuove soprintendenze parleranno con voce unica a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici » . Ma cosà cambierà in concreto in Basilicata? Innanzitutto al Polo museale regionale sono aggiunti il Castello di Lagopesole, ad Avigliano, la Chiesa del Cristo flagellato ed ex ospedale di San Rocco a Matera e il palazzo De Lieto a Maratea. La novità più importante, però, è la nascita della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata, che avrà sede a Potenza e che di fatto accorperà le due Soprintendenze attualmente esistenti. Un raggruppamento che, preoccupa non poco l’attuale Soprintendente Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, l’architetto Francesco Canestrini, napoletano di nascita e dal 2012 a Potenza. «Mi preoccupa soprattutto la vicenda legata al personale perché nell’attuale Soprintendenza sono in servizio pochi architetti e tra due anni resteranno solo due. Con queste forze, se viene attuato il decreto ministeriale, e se rimarrà un’unica Soprintendenza, diventa davvero impossibile attuare la tutela dei beni culturali presenti sul territorio lucano, anche in ragione della carenza di storici dell’arte e di archeologici». Per tali motivazioni si complica l’azione di tutela dell’immenso patrimonio archeologico, storico-artistico e paesaggistico della regione. «Si tratta di un patrimonio enorme. Pensi che – evidenzia Canestrini – in Basilicata esistono numerosi musei archeologici insieme a parchi naturali e complessi monumentali diffusi sull’intero territorio, come nel resto d’Italia. Quindi il problema sarà quello di assicurare la presenza attiva di dirigenti e funzionari che garantiscano l’attività istituzionale di tutela ovviando alle carenze già note e più volte segnalate al Ministero». Come è accaduto infatti già nelle scorse settimane. «Siamo già andati a Roma - sottolinea Canestrini - ed abbiamo chiesto più personale. Le faccio un esempio, io mi devo occupare anche del patrimonio storico artistico, quindi quadri e affreschi presenti sull’ in - tera Basilicata e mi trovo oggi quasi nell’impossibilità di fare la tutela sul territorio. Attualmente la priorità assoluta per tutelare il patrimonio è quella che si assuma personale qualificato, come storici dell’arte, archeologi e architetti».
 
Alessandro Boccia
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: ATTUALITÀ