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27/08/2015
CARAVAGGIO, IL PITTORE MALEDETTO DEL REALISMO DRAMMATICO
“Prendo in prestito dei corpi e degli oggetti, li dipingo per ricordare a me stesso la magia dell'equilibrio che regola l'universo tutto. In questa magia l'anima mia risuona dell'Unico Suono che mi riporta a Dio.” (Caravaggio)
 
Avigliano 30 agosto 2015. La notte è nera. Per trovare il “bianco”, la luce, occorre passare attraverso tutte le gradazioni di colore, quelle che il nero riassume in sé. Occorre recuperare tutti gli elementi di fascino e mistero che l’oscurità riesce a trasmettere.- Caravaggio i colori li sapeva mescolare e i quadri Plastici di Avigliano 2015 si propongono proprio questo, di trovare la luce attraverso il magnetismo della notte. L’oscurità di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio tra “mito e realtà” mette tutti i soci della Pro Loco d’accordo. “Tutto a posto”, si riparte: il 30 agosto, Caravaggio, il Maestro dei Maestri, sarà protagonista di un nuovo appuntamento dedicato alla XIX edizione dei quadri plastici organizzati dalla Pro Loco di Avigliano centro, con un percorso di approfondimento e realizzazione di tre opere di committenza ecclesiastica privata dipinte tra il 1599 e il 1609. Il fatto sacro raffigurato come un evento di umile vita, è contratto all'essenziale: “Salomè con la testa del Battista”, “Vocazione di san Matteo” e “Martirio di San Pietro”, queste sono le tele che domenica 30 agosto 2015, in Piazza Aviglianesi nel Mondo, con prima apertura alle ore 21,30 e seconda apertura alle 22,00, saranno rappresentate nei quadri plastici dai tre gruppi storici di Avigliano: Basso la Terra – Spazio Ragazzi e Aviliat. La straordinaria capacità di Michelangelo Merisi da Caravaggio di esprimere il dramma dell'uomo attraverso la pittura riflette, come in pochi altri casi nella storia dell'arte, la sua esistenza reale, una vita fatta "di lampi nella più buia delle notti". Attraverso l'analisi iconografica e iconologica di queste opere, nella rappresentazione plastica, insieme scopriremo i significati e le chiavi interpretative del celeberrimus pictor per dipanare il linguaggio simbolico e figurato delle bellezze realizzate da Caravaggio. I tre gruppi, in stretta collaborazione tra loro, perché la novità di quest’anno non prevede la competizione, avranno il difficile compito di mettere in evidenza i soggetti umani nella drammaticità che li contraddistingue, immersi nell’oscurità dei dipinti del pittore maledetto. Michelangelo Merisi è stato un precursore dei tempi, i protagonisti e i personaggi dei suoi quadri sono vestiti con abiti austeri e poveri e mai avrebbero distolto lo sguardo da quello che lui voleva che lo spettatore di quel tempo, come quello di oggi, guardasse per accentuare la tensione drammatica dell'immagine e focalizzare sul gruppo dei protagonisti l'attenzione di chi si sofferma a guardare. Il pittore Giovanni Cafarelli che ha curato la prefazione della brochure di presentazione dei quadri plastici afferma: “ (…)Caravaggio mette in atto, infatti, un'autentica rivoluzione pittorica intensa e contemporanea, pari solo alla modernità di Giotto e alla genialità di Picasso, elaborando uno stile nettamente in antitesi a quello espresso dai suoi maestri e quindi in contrasto con la tradizione di scuola. (…)”. Come sempre i realizzatori ed interpreti, gran maestri dei quadri plastici aviglianesi ricorreranno ad ogni espediente realizzativo immergendo le scene in una fitta penombra tagliata da squarci di luce bianca, che fa emergere i protagonisti dei quadri nella primordiale essenza, capaci di catturare o meglio ipnotizzare lo sguardo dello spettatore sull'intenso dialogo che la scena stessa rappresenta. Leggere il libro romanzesco: Camilleri e lo strano caso di Caravaggio aiuterà a capire meglio questo straordinario artista: “Il "colore del sole", il "sole nero" tante volte citato nel corso del libro, nasce dall’interpretazione che lo scrittore dà alla particolare luce dei quadri di Caravaggio: scelta stilistica e pittorica, ma origine “patologica” di quella straordinaria presenza dell’ombra da cui solo alcuni particolari (fondamentali nell’economia del quadro) vengono illuminati. La fotofobia dell’artista è curata con gocce preparate da una vecchia bardassa e quel medicamento gli fa vedere “il sole nero”, praticamente lo fa vivere in un continuo eclissi che fa intravedere le sagome, le ombre, ma lascia gran parte del paesaggio nell’oscurità.”.
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: ARTE E CULTURA