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10/04/2015
C’ERA UNA VOLTA L’INFORMAZIONE SERIA
Avigliano - Il “pesce di aprile” cade ogni primo del mese, su “Basilicatanient.it” ogni giorno dell’anno
 
Anni fa le fiabe iniziavano con “C’era una volta…”. Oggi sappiamo che iniziano tutte con “Sono Donato castellano e a caval donato non si guarda in bocca”. Povero Angelo Vito Sabia a chi ti sei affidato. Il pesce di aprile continua ancora su“Basilicatanient.it”, che sta dominando la scena del web informativo. Leggete il comunicato dell'ufficio stampa (peccato che è stato rimosso) di Palazzo di Regione della Basilicata. Che dite, sarà un caso di "stortura...d'evasione delle regole" o di "uso abusivo della testata giornalistica a fini politici"? Il capo redattore di “basilicatanient.it” ne ha fatta un’altra delle sue in buona compagnia del consigliere comunale delle frazioni, ha abusato nuovamente della carica istituzionale per deridere del sindaco di Avigliano Vito Summa. Qui il titolo del comunicato del 9 aprile postato dal giornalista Bas3: “AGR Antonio Mecca (delegato sindaco) e Donato Pace (componente il Coordinamento) hanno chiesto al segretario cittadino di segnalare ai segretari provinciali e regionale e agli organi di garanzia di verificare l’opportunità di una espulsione dal Partito dell’attuale Sindaco del Pd di Avigliano, Vito Summa. (…)”, comunicato stampa fatto rimuovere dal capo di palazzo Verrastro e di più, ancora una volta smentito dal segretario cittadino del PD Carlo Lucia ( per chi ancora non lo sapesse genero di Donato Pace). Che figura di “merda”? Scrive Lucia: “in riferimento alla richiesta di alcuni componenti del Coordinamento di espulsione dal partito del sindaco di Avigliano Vito Summa precisa che: “nessun provvedimento disciplinare verrà mai adottato nei confronti di chicchessia perché il Pd si è sempre caratterizzato dall’esistenza di un confronto dialettico interno che irrobustisce la democrazia”. Ma la cosa che deve far riflettere è l’intervento da”buon padre di famiglia” del governatore Pittella a mezzo facebook che sa tanto di perdono a Donato: “Elezioni comunali ad Avigliano. Leggo brutti comunicati a firma di esponenti della locale sezione del Pd che rivestono, al contempo, delicati incarichi dirigenziali all'interno della Regione Basilicata. Ognuno è libero di manifestare le proprie idee, nel pieno rispetto delle libertà costituzionali. E non sarò certo io a censurare o tappare la bocca a chicchessia. Nello stesso tempo però credo che vi sia un dovere supplementare di sobrietà e rigore al quale improntare la propria azione quotidiana, specie quando si ricoprono ruoli di terzietà nel delicato settore della comunicazione pubblica. E per quanto mi riguarda non tollererò in futuro che si possa in alcun modo derogare dal rispetto di queste regole.”. Ricordo al governatore Pittella che dall’incrocio tra Costituzione e norme deontologiche professionali, dell’informazione giornalistica, il comunicato stampa non doveva essere rimosso ma doveva essere tenuto nella pagina web e sottoposto alla disciplina dell'articolo 2 (Diritti e doveri) della legge professionale 69/1963 che recita: “E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori”. All’interno del gustosissimo spettacolo esilarante messo in scena dall’ennesimo comunicato fasullo tra il capo redattore che, fischiettando allegramente detta il “bugiardino” leghista e l’esecutore materiale che suo malgrado è “costretto” a pubblicarlo su “basilicatanient.it” è la vera stortura tragico-comica di una piattaforma informativa che deve essere rinnovata, incominciando con il cacciare a pedate chi la dirige a suo uso e consumo. E a noi oggi: non ci resta che sorridere!
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: POLITICA