«TSIPRAS» CHIEDE DI IMPUGNARE L’ART. 38. I RADICALI INVITANO PITTELLA A RIPENSARCI
È stato ampio anche ieri il dibattito sui temi del petrolio e delle trivellazioni che ha coinvolto partiti e associazioni. I consiglieri comunali di Avigliano,
Davide Bia, Ivan Vito Santoro e Michele De Lisa «si associano alle iniziative contro lo sblocca trivellazioni promosse dalle associazioni, dai cittadini, da alcune amministrazioni e forze politiche; ritengono i consiglieri, che il petrolio non solo non rappresenta una risorsa per il territorio, ma che di contro produce effetti devastanti. I consiglieri sono assolutamente contrari a nuove trivellazioni e invitano la Regione a intraprendere ogni iniziativa utile ad impugnare l’ar ticolo 38».
Maurizio Bolognetti, leader dei Radicali lucani: «Il nostro olio, l’oro verde di piante d’ulivo secolari è uno dei tanti tesori custoditi dalla Val d’Agri ed è un tesoro che rievoca tradizioni antiche. È questo il nostro tesoro, il nostro futuro. Un futuro che nulla ha a che fare con barili e trivelle, buchi per terra e royalties utilizzate per comprare l’anima di una terra straordinaria qual è la nostra Basilicata. Mentre a Potenza centinaia di persone gridavano la loro indignazione e dicevano stop al far west petrolifero della trimurti Renzi-Guidi-Pittella, in un angolo della Val d’Agri si rendeva omaggio alla terra e ai suoi generosi frutti. A Missanello ci si fermava per un week-end dedicato all’olio d’oliva. Il nostro Governatore provi ad ascoltare le voci della piazza e magari ascolti quella fastidiosa vocina che corrisponde al nome di coscienza. Io - aggiunge Bolognetti - oso sperare che Marcello Pittella torni sui suoi passi e inizi a difendere per davvero gli interessi della Basilicata, delle sue genti e la smetta di proporsi come alfiere e difensore degli interessi di una potente lobby. Rifletta, signor Governatore, e si chieda se sia giusto e sensato l’assalto petrolifero legalizzato dal Governo Renzi e se gli indubitabili rischi connessi alle attività estrattive siano ricompensati da innegabili vantaggi. La risposta è una e una soltanto, per dirla con Leonardo Maugeri, stante la scarsità di riserve di greggio di cui disponiamo non ha “senso affannarsi nello sfruttamento di risorse interne poiché il mercato internazionale è aperto e ricco di fornitori e si può tranquillamente coprire il fabbisogno interno con importazioni». Il comitato
Altra Europa con Tsipras: «Ormai da mesi è in corso nella nostra regione una serie di iniziative e mobilitazioni per impedire l’ulterio - re svendita del territorio lucano alle multi nazioni petrolifere che i comitati locali dell’Altra Europa con Tsipras hanno sostenuto e contribuito a costruire. L’ulteriore accelerazione della devastazione sociale, economica ambientale e perfino umana che verrà permessa dal cosiddetto decreto “Sblocca Italia” partorito dal governo Renzi và impedita e pertanto riteniamo urgente da parte della regione Basilicata l’impugnazio - ne davanti alla corte costituzionale dell’articolo 38 del decreto che consegnerà tutta l potestà decisionale riguardante le estrazioni petrolifera nelle mani dello stato impedendo qualsiasi intervento in merito delle popolazioni locali. Purtroppo nonostante segnali contraddittori all’interno dello stesso Partito Democratico lucano e nonostante le posizioni favorevoli all’impugnazione che sembrano trasparire ed anche essere maggioritarie tra i consiglieri regionali lucani, il Presidente della giunta Pittella da quanto dichiara in queste ore sembra non voler adempiere a un atto che potrebbe essere fondamentale per la sopravvivenza stessa di un intera regione. Riteniamo di conseguenza necessario ed indispensabile intensificare e estendere nelle prossime ore e nei prossimi giorni la mobilitazione per richiedere a viva voce che la regione faccia quanto deve. Saremo presenti e invitiamo tutti quelli che possono a fare altrettanto, alla seduta del consiglio regionale di oggi per sollecitare l’impugnazione»