CITTÀ DELLA CULTURA – CULTURA DELLA CITTÀ
L'eptacaidecafobia: Il mese di ottobre 2014 ci porta un venerdì 17 importante. I più avranno già capito che parliamo di Matera capitale della cultura europea del 2019. Questa giornata, almeno in Basilicata per i credenti della cabbala ebraica deve essere positiva, perché il 17 è la somma di tre lettere dell’alfabeto ebraico che compongono la parola “bene”. E sicuramente porterà “bene” alla città di Matera che il mondo ci invidia. La scelta della Commissione europea non sarà facile. Cagliari, Lecce, Matera, Perugia (Assisi), Ravenna e Siena. Sono queste le sei città rimaste in lizza per il titolo di Capitale europea della cultura per il 2019. Ciascuna di queste città ha, innegabilmente, un patrimonio culturale e artistico secondo a nessuno con tanto da scoprire ancora per la maggior parte dei turisti sia italiani che stranieri. Ma Matera è Matera. Sempre per gli appassionati delle scommesse: la città di Matera è data favorita dal bookmaker BetRebel. La scommessa sulla città lucana viene pagata 2 volte la posta. Subito dietro Lecce quotata 2,20. Poi Ravenna a 6 e Perugia/Assisi a 8. Distaccate Cagliari, data a 20 e Siena a 24. E proprio venerdì 17 sarà una speciale giornata anti-superstizione per affermare che nulla c’è di vero in questa e altre credenze. Se Matera diventerà capitale europea della cultura, sarà una doppia soddisfazione in quanto sarebbe la prima città del sud a fregiarsi del titolo. In passato hanno ricevuto questo riconoscimento: Firenze (1986), Bologna (2000) e Genova (2004). La città di Matera già patrimonio dell’umanità risulta essere uno dei più antichi e meglio conservati esempi di bio-architettura al mondo. L’insieme dei Sassi e del Parco archeologico e naturale delle Chiese Rupestri, sono una testimonianza unica dell’attività umana. Il preminente valore universale deriva dalla simbiosi fra le caratteristiche culturali e naturali del luogo, perfettamente adattate al contesto geomorfologico e all’ecosistema attraverso una continuità di oltre due millenni. La città dei Sassi dimostra l’evoluzione di una cultura che ha mantenuto nel tempo relazioni armoniose con l’ambiente naturale tanto da ispirare Carlo Levi, in “Cristo si è fermato ad Eboli” (1945), che scrive: “ove i coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi e che hanno la forma con cui a scuola immaginavo l’inferno di Dante”. Per tutto questo Matera ha tutti i numeri a posto ed è degna di rappresentare tutta l’Italia e la sua civiltà nel mondo. Infine, da ricordare che in contemporanea sarà individuata anche la seconda Capitale europea gemella per la cultura del 2019 che vede la sfida aperta tra quattro città bulgare: Plovdiv, Sofia, Varna e Veliko Turnovo. “Andare a Matera è vivere un sogno, una magia, ad ogni passo diversi, ad ogni incontro il desiderio di tornare, sicuri che tutto è in itinere e nulla, dunque, può essere esaustivo.”.