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22/10/2013
CAFARELLI IN MOSTRA AD AVIGLIANO
“La voce che scompone il buio” è il titolo della personale di Giovanni Cafarelli che si terrà dal 22 al 24 ottobre ad Avigliano presso il Chiostro del Comune
 
“La voce che scompone il buio” è il titolo della personale di Giovanni Cafarelli che si terrà dal 22 al 24 ottobre ad Avigliano presso il Chiostro del Comune.
La mostra è organizzata dall’Unitre di Avigliano in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico. Alla vernice, che avrà luogo martedì 22 ottobre alle ore 18:00, interverranno il Presidente dell’Unitre Carlo Onorato, la scrittrice Anna R.G. Rivelli, curatrice della mostra, la poetessa Mara Sabia e il musicista Pietro Santarsiero. La mostra proporrà una selezione delle opere più recenti dell’artista che, pur nella naturale evoluzione di un linguaggio pittorico formatosi in oltre quarant’anni di attività, ha mantenuto un idioma inconfondibile ed indissolubilmente legato a suggestioni smaterializzate e simboliche del territorio lucano.Giovanni Cafarelli nasce nel 1949 a Matera dove per motivi di lavoro si trova la sua famiglia originaria di Brindisi di Montagna, paese in cui trascorrerà gli anni della sua infanzia prima del trasferimento nella città di Potenza. Nel 1964, per la propria passione per l’arte, si iscrive al Liceo Artistico di Salerno e nel 1966, ancora studente i lavori vengono selezionati per partecipare a New York ad una importante rassegna internazionale di giovani artisti. Un anno dopo, con gli artisti Sergio Vecchio, Giovanni Canton e Raffaele D’Andria, costituisce un gruppo di intervento spontaneo che agisce nell’ambito del comportamento e della poesia visiva, dedicando particolare attenzione al teatro di avanguardia e all’impegno politico. Nel 1968 è animatore di un gruppo teatrale da lui stesso fondato - White theatre - e realizza numerosi happening ed istallazioni in scuole, fabbriche, piazze e centri sociali. In questi anni la sua formazione è strettamente legata agli artisti napoletani Carlo Alfano ed Enrico Bugli che furono suoi maestri; fondamentale in questo periodo è anche la sua amicizia col poeta Alfonso Gatto. Appartiene allo stesso anno la sua adesione all’arte povera nel cui ambito si inseriscono numerose ricerche ed interventi sul territorio. Nel 1969 si iscrive al corso di Decorazione dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli con il maestro Giuseppe Capogrossi del quale successivamente frequenterà lo studio a Roma e, allievo di Toti Scialoia, i corsi di Scenografia all’ Accademia. Seguiranno anni assai intensi per la sua formazione artistica, anni in cui parteciperà ed allestirà numerose mostre ed in cui maturerà la decisione di rientrare a Potenza per riallacciare quel rapporto, in verità mai spezzato, con la propria regione per la quale aveva sempre avvertito un senso di grande nostalgia nella piena consapevolezza dell’indispensabilità di fermare una volta per tutte quella tendenza all’emigrazione intellettuale che aveva impoverito la Basilicata.Nel 1978 con altri artisti potentini è socio fondatore del CO.S.P.I.M. (collettivo scultori, pittori, incisori, musicisti) che costituì un evento di forte rottura ed aprì nuovi ed interessanti risvolti inserendosi in quel fenomeno di autogestione politico e artistico esploso in tutto il Paese. Nel 1982, con gli artisti Marco Santoro e Felice Lovisco, fonda l’Associazione Arti Visive che costituì forse l’evento culturale più avanzato mai realizzato sul territorio e che in maniera definitiva determinò quella saldatura e quella simbiosi tra realtà regionale e nazionale. Ed è proprio con l’Associazione Arti Visive, la quale sviluppa una politica di confronto e scambio con tutta l’Italia consentendo agli artisti lucani di affermarsi a livello nazionale, che Giovanni Cafarelli scopre la propria vocazione di operatore culturale, vocazione che va ad affiancare quella artistica senza mai più venir meno negli anni. In questa dinamica si inscrive la rivista “Perimetro”, da lui stesso diretta, che nei quattro anni di attività destò grande attenzione in tutta l’Italia avvalendosi di prestigiose collaborazioni.Nella sua doppia veste Giovanni Cafarelli è stato ed è continuamente presente nel panorama artistico contemporaneo; ha partecipato a diverse collettive ed ha realizzato numerose personali e sue opere risultano in collezioni pubbliche e private. Dal 1997 è ritornato a vivere a Brindisi di Montagna.

 
Leonardo Pisani
fonte GIORNALELUCANO.COM
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