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07/10/2013
TUTTI DEVOTI DELLA MADONNA DEL CARMINE
E il prete per 1000 euro mensili cede la gestione dell’Ostello a una società a responsabilità limitata nel dare e illimitata nel guadagnare. La Madonna perdona sempre.
 
Chiosa iniziale per Don Salvatore, parroco di Avigliano, direttamente da Dande Alighieri (le somme le tiriamo alla fine dell’articolo): “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”. La presenza attuale dell’Ostello direi sottostante e non adiacente al Santuario del Monte Carmine risale al 1999 quando fu sottoscritta la convenzione tra il Comune di Avigliano (proprietaria dell’immobile) e l’Ente Parrocchia “Santa Maria del Carmine” (comodatario) per la sua gestione della durata di 40 anni. Successivamente nel 2001 fu rideterminata la modalità di gestione dell’Ostello e fu sottoscritta una nuova convenzione, che sostituiva quella precedente svantaggiosa per la Parrocchia(G.C. n. 10/2001). Domanda della discordia: In tutti questi anni di gestione diretta dall’Ente Parrocchia ha funzionato l’Ostello? Mi risulta poco e malissimo. L’Ente Parrocchia utilizzatore cosa ha fatto per custodire e conservare il bene ovvero il mantenimento di un degno decoro della struttura realizzata non più di 15 anni fa? L’edificio collocato ai piedi del santuario della Madonna del Carmine in posizione dominante e visiva, si affaccia sulla corona di monti che abbracciano simbolicamente l’Appia Antica, guardando in direzione del golfo di Policastro e di Avigliano centro. Il primo impatto per gli ospiti dell’Ostello, pei i pellegrini e i visitatori della Madonna del Carmine e per tanti che amano i percorsi a piedi e in particolare quello della processione, per chi ama passeggiare nella natura magari per raccogliere funghi di bosco o di prato, per chi ama osservare il cielo stellato, e tanto altro, o cacciare immagini fotografiche. Quelle proprio no. Perché se punti l’obbiettivo per fotografare il Santuario sei costretto a immortalare anche l’edificio che fa da cornice, ti accorgi di aver immortalato uno scempio della natura quello che gli ecologisti chiamano “ Eco Mostro” brutto da vedere e pure mal tenuto. Con le facciate pitturate di un verde né bottiglia e manco pisello maturato tutto “scozzolato”. Ed ecco che don Salvatore, convenzione alla mano, scopre l’articolo 10 “Il comodatario è tenuto a custodire e conservare il bene e può affidare a terzi la gestione dello stesso previo consenso ed approvazione schema di atto di affidamento da parte dell’amministrazione comunale.”. Contatta la famosa società “L.C.D. S.r.l” per capirci quella che è proprietaria del ristorante “Villa Diamante” e altro ancora. Concordano il piccolo affare di 1000 euro mensili per la parrocchia ed il resto è gioco semplice si interpella il sindaco e la giunta che benedice l’operazione con la Delibera di Giunta N. 92 del 27 settembre 2013, si approva il seguente Oggetto: “Gestione dell’Ostello adiacente al Santuario di Monte Carmine. Convenzione tra la Parrocchia “Santa Maria del Carmine” di Avigliano e la società L.C.D. S.r.l.”. Voglio guadagnarmi una nuova scomunica sfidando quel detto che dice “scherza con i fanti e lascia stare i santi”. Certificato con tanto di foto il degrado in cui versa la struttura vista dall’esterno all’interno non mi hanno permesso l’accesso, ricordo a don Salvatore, parroco pro tempore dell’ente parrocchia, che l’art 10 della convenzione andava già da tempo applicato nella sua interezza e non solo nella parte che ora è conveniente per il gestore: ovvero nella prima parte che prevede: “Il comodatario è tenuto a custodire e conservare il bene (…)”. E tu, caro parroco, questo punto l’hai magnificamente ignorato, non facendo un bel nulla. Ancora siamo sicuri che una società a responsabilità limitata rispetterà questa semplice regola:“Sono ostelli per la gioventù le strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento di pellegrini e in particolare dei giovani e degli accompagnatori dei gruppi di giovani, gestite da enti pubblici, associazioni o enti religiosi operanti senza scopo di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, religiose o sportive.” Comunque vada sarà un successo perché ora siamo sicuri che l’Ostello, nelle mani di un imprenditore privato che non ha nulla a che fare con la sigla ONLUS (non importa se guadagnerà), funzionerà alla grande e sicuramente sarà ripristinato il decoro della facciata eliminando quell’orribile colore e magari con un rivestimento facciale in scorza di pietra del Monte Carmine. Credo che tutta la comunità aviglianese sarà soddisfatta sempre se ciò sarà attualizzato dal nuovo gestore. Chiosa finale con resa dei conti per don Salvatore: Lo so sono un blasfemo della discordia per aver parlato male di un prelato e per questo mi sono guadagnato l’ingresso garantito nell’8°cerchio dell’inferno, punto 9: “Seminatori di discordia” guardato a vista dal demone Malacoda! Mentre la giunta e il sindaco Summa con la citata delibera sicuramente si sono guadagnati la posizione nella 5° cornice del Purgatorio: quella degli “avari e prodighi” Il custode di questa cornice è l'Angelo della giustizia, che canta “Beati qui sitiunt”. Invece tutta l’opposizione dormiente, nessuno escluso, è già da tempo in paradiso infatti, risiedono nell'Empireo, e precisamente nella “Candida Rosa”, dal quale essi contemplano direttamente il loro fratello d’Italia Gianni Rosa. Mentre quello dell’altra opposizione contempla se stesso, crede di essere l’incarnazione di Hò Chì Minh. E tu “prete bastonato” sei sicuro di aver guadagnato come loro il Paradiso? Quale Beatrice, “raffigurante la Grazia e la Teologia” ti condurrà all’interno del Paradiso? Da me all’inferno c’è posto e sarai ben accettato dai miei simili. Il pranzo è servito da “Occhio alla penna”.

 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: DA CLASSIFICARE
 

I COMMENTI DEI VISITATORI
Rita Siria da Avigliano | 07/10/2013 - 17:35
 
Sei un grande Enzo Claps!!. Ad ognuno hai assegnato un posto giusto.I soldi fanno ballare i ciechi .......