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06/08/2011
RITORNA IL PATHOS DEI QUADRI VIVENTI DEDICATI ALL'UNITA' D'ITALIA
I tre gruppi si cimenteranno con soggetti risorgimentali
 
L'evento originale della Comunità Aviglianese, ossia i Quadri Plastici curati dalla Pro Loco,nell'edizione 2011 presenteranno una novità, dai soggetti religiosi a quelli "Civili" dei festeggiamenti dell'Unità d'Italia. Una scelta innovativa nei temi, attuale nel solco delle manifestazioni di una ricorrenza storica che unì gli italiani, prima divisi in sette stati differenti, in un unico Regno d'Italia sotto la guida di Vittorio Emanuele II di Savoia -Carignano. Una scelta anche coraggiosa dato che dopo 15 anni di rappresentazioni di quadri sacri, con il connesso background artistico delle associazioni aviglianesi, degli artigiani, artisti e professionisti coinvolti, si approda all'arte risorgimentale di metà ottocento dal differente linguaggio artistico, con i suoi simboli e segni così differenti e di una seguente concezione estetica che veicolavano idee e messaggi di una Nazione Nuova formata da un antico popolo italiano, erede delle glorie di Roma, del rinascimento e dell'età dei Lumi. I quadri scelti sono "Roma O Morte" dipinto nel 1863 Gioacchino Toma, (Galatina, 24/08/ 1836 - Napoli, 12/01/1891), fin da giovane anti-borbonico, nel 1858 fu scoperto e gli furono assegnati gli arresti domiciliari a Piedimonte d'Alife. Nel 1860 fu a Reggio Calabria sotto il comando di Nino Bixio, poi alla Legione del Matese con il grado di sottotenente partecipò all'assalto di Benevento "che prendemmo piegando poi su Padula" come ricordò in alcune sue memorie. Da questa esperienza trasse l'ispirazione O Roma o morte del 1863, che realizzò dal Gruppo Aviliart. Spazio ragazzi invece darà "vita" a Volontari Italiani 1848-1866 di Quinto Cenni (Imola 20 marzo 1845-Carate Brianza 13/08/1917), il maggior pittore italiano di bozzetti militari dell'800 nonché direttore della rivista L'illustrazione Italiana dal 1887 al 97. Il Quadro presenta quattro personaggi in diverse divise dai garibaldini ai cacciatori della alpi e due date emblematiche ricordando le battaglie di Custoza, della prima guerra e terza guerra di indipendenza. Il terzo quadro a cura del gruppo "Basso La Terra" racconta uno degli episodi più importanti del risorgimento italiano: la Rivolta dei Milanesi tra il 18 ed il 22 marzo 1848 contro il dominio austriaco del federmaresciallo boemo Josef Radetzky. "Le cinque giornate di Milano" dipinto da Angiolino Trezzini (Milano 1827-1904) partecipò alla prima guerra di indipendenza ed alla seconda nel 1859 con i Cacciatori delle Alpi di Giuseppe Garibaldi. Sebbene di origine elvetica del canton Ticino, fu anche scrittore in vernacolo meneghino. Il comitato scientifico è composto dal prof. Gaetano Mongelli docente di Storia dell'arte all'università di Bari, dall'artista Massimo Lovisco, all'architetto Adriana Rosa, da Mons. Vito Telesca e dall'artista parigino ma lucano di adozione Marcel Samela. Lo spettacolo è presso la Piazza Aviglianesi nel mondo, a ridosso della francescana Villa del Monastero e prevede due aperture alle ore 21: 30 e 22,00.
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
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