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PAROLE AL VENTO
 
 
Lacunosa e non priva di inesattezze è stata la ricostruzione proposta dall’Assessore all’ambiente Ing. Leonardo Lovallo, a nome dell’Amministrazione di Avigliano, nella seduta del Consiglio comunale del 6 aprile 2021 a proposito del procedimento autorizzativo per la realizzazione del Parco eolico che interessa i Comuni di Avigliano, Ruoti, Bella, Atella e Potenza.

Sicuramente una ricostruzione che non ha risposto ai numerosi quesiti posti da Avigliano Possibile nella lettera aperta del 19 marzo u.s. e diretta ai Consiglieri comunali ma, anzi, ne ha fatti nascere di nuovi. Che l’autorizzazione alla costruzione del citato parco eolico sia stata rilasciata è fuori di dubbio. Anche se ancora ci chiediamo come sia stato possibile consentire l’inizio dei lavori in assenza di un Progetto di Sviluppo Locale, obbligatorio per impianti di potenza superiore ai 20 MW, che la Conferenza dei Servizi avrebbe dovuto approvare contestualmente al rilascio dell’autorizzazione. Le nostre domande miravano e mirano ad evidenziare le carenze del procedimento a cui l’Amministrazione comunale avrebbe potuto (e potrebbe) porre rimedio se avesse intrapreso (o intraprendesse) una interlocuzione corretta con tutti i soggetti interessati. La ricostruzione dell’Assessore, infatti, si ferma, in un primo momento al 23 settembre 2016, alla data, cioè, in cui il procedimento autorizzativo si è concluso con il parere contrario dei Comuni di Avigliano e Bella e riprende con le iniziative intraprese dall’attuale Amministrazione, insieme al Comune di Ruoti, al fine di ottenere la convocazione di una nuova Conferenza dei Servizi (che di fatto non si è mai tenuta) finalizzata alla definizione delle compensazioni ambientali. (Per sapere cosa sia successo dal 2016 al 2020, per avere notizia del ricorso al TAR proposto dal Comune di Avigliano e del rigetto del ricorso da parte del TAR è stato necessario ascoltare l’intervento del Consigliere Angelo Summa).

La ricostruzione dell’Assessore Lovallo compie, poi, un altro volo pindarico: dopo aver menzionato la suddetta richiesta di convocazione di una Conferenza dei Servizi, prodotta dall’attuale Sindaco insieme al Primo Cittadino del Comune di Ruoti, asserisce che la dichiarazione di pubblica utilità ed il carattere di indifferibilità ed urgenza attribuite al parco eolico in questione, la cui autorizzazione è stata rilasciata nel novembre 2016, comporterebbe di fatto l’esclusione del riconoscimento di qualsiasi compensazione ambientale. Solo grazie, dunque, alla proficua interlocuzione promossa dall’attuale Amministrazione con una ditta “particolarmente disponibile” avrebbe prodotto il riconoscimento di una somma (non dovuta) di 100.000 euro in favore del nostro Comune (!): tuttavia, dove e come sia avvenuta questa interlocuzione e attraverso quali atti sia stata formalizzata tale intesa è un’altra lacuna che la ricostruzione dell’Assessore non colma. Quello che è certo, è che la Giunta comunale, nel momento in cui destina le risorse ottenute dalla ditta Ares al finanziamento del rifacimento della pavimentazione stradale di tratti viari ricadenti nelle frazioni di Pantani di Sopra e Pantani di Sotto, con la Delibera n. 21 del 3 marzo 2021, fa espresso riferimento all’art. 13 del disciplinare regionale intitolato “Misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale”. Allora, a questo punto, delle due l’una:

  • o, come dice l’Assessore Lovallo, le misure di compensazione ambientale NON SONO DOVUTE, e allora è necessario correggere la delibera n. 21 del 3 marzo 2021 parlando più correttamente di una “donazione” di 100.000,00 euro effettuata dalla ditta Ares al Comune di Avigliano, la cui Amministrazione ha deciso di destinare al rifacimento di qualche chilometro di strada,
  • oppure, come noi riteniamo, le compensazioni ambientali SONO DOVUTE e allora non è possibile destinare le somme rivenienti da tale misura impiegandole in un intervento qualsiasi, ma è necessario redigere un vero e proprio Progetto di Sviluppo Locale (insieme a tutti i Comuni coinvolti) a favore delle popolazioni danneggiate dall’installazione dell’impianto eolico, mettendo in campo interventi come quelli previsti dal citato art. 13 del Disciplinare regionale, ben più consistenti di qualche chilometro di strada.

A noi di Avigliano Possibile, una ricostruzione come quella effettuata dall’Assessore Lovallo, che cade in palese contraddizione con gli stessi atti deliberati dalla Giunta comunale, appare un arrampicarsi sugli specchi, condotta - questa - poco consona a chi dice di voler essere “il nuovo”. Riteniamo sicuramente più trasparente, più corretta e più produttiva di effetti una procedura che coinvolga ancora oggi la Regione, i Comuni interessati e la ditta titolare dell’autorizzazione in una Conferenza dei Servizi finalizzata alla redazione di un vero Progetto di Sviluppo Locale. Riteniamo altresì necessario mettere la parola fine, senza se e senza ma, alla devastazione del nostro territorio perpetrata non tanto da impianti di grande portata per i quali si dichiara la pubblica utilità, quanto dallo sterminato e scellerato proliferare di impianti di mini-eolico operato da privati cittadini (e sembrerebbe anche cha da alcuni esponenti della politica locale) ai quali evidentemente poco importa di compromettere quello che dovrebbe essere un valore che appartiene a tutti: la tutela del paesaggio. A volerlo non siamo solo noi ma i tanti cittadini che si stanno organizzando in associazioni, gruppi e comitati sempre più numerosi. Solo azioni precise e opportunamente programmate che riguardino una oculata ed attenta programmazione del territorio potranno porsi quale deterrente per coloro che intendessero investire capitali massimizzandone i profitti in tempi contingentati, a scapito di un prezioso bene collettivo. Auspichiamo, pertanto, che le buone intenzioni espresse in merito dall’Amministrazione trovino una effettiva e concreta applicazione e non rimangano solo parole… al vento.

Foto di Lorella Esposito

 
inviato il 14/04/2021
da AVIGLIANO POSSIBILE
per la categoria POLITICA
 
 
 
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