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UNA PURA FORMALITA'
 
 
Sbigottiti e con notevole disappunto apprendiamo della decisione del Sindaco di Avigliano di sporgere querela nei confronti di un nostro concittadino accusato di aver “turpemente offeso il decoro, la reputazione e l’immagine dell’Amministrazione”.

Questa la grave accusa del Sindaco: “Essere definiti dalla stessa persona fascisti, ladri, inadeguati e quant’altro, questo non possiamo consentirlo”.

Sorvolando su “inadeguatezza e quant’altro” (!?), non ci risulta che siano stati mai proferiti epiteti quali “ladri e fascisti”.

Piuttosto si suggerisce al Sindaco una maggiore cautela nel giudicare l’educazione dei propri concittadini: un primo cittadino dovrebbe guardarsi bene dal farlo, SEMPRE.

Per quanto ci riguarda riteniamo di dover stigmatizzare questa modalità decisamente inadeguata, abnorme ed inopportuna di una Maggioranza autoreferenziale ed intollerante verso qualsiasi voce che non si allinei plaudente e genuflessa.

Altrettanto sgomento suscita il tifo da stadio che è conseguito a tale annuncio, anche e soprattutto da parte di gruppi di concittadini che annoverano tra loro anche madri di famiglia che, di contro, mostrano di non provare alcun imbarazzo nel veder circolare - sotto gli occhi dei propri figli – volgari ed indecorosi epiteti affissi su cartelloni vaganti (legalmente?) per le strade pubbliche cittadine.

Avremmo sperato che l’attenzione di questa “giovane e volenterosa” Amministrazione, “votata al sacrificio sino alla rinuncia dei propri hobby”(!?), fosse rivolta ed indirizzata verso ben altre battaglie ed alla tutela di ben altre categorie della nostra ormai provata comunità.

Confidando, pertanto, nell’accettazione di “critiche costruttive”, si invita il Sindaco e la sua Maggioranza all’adozione di atteggiamenti più sobri, abbandonando ingiustificate ed inopportune autocelebrazioni che tanto imbarazzano i molti che faticano a riconoscersi in questa Amministrazione.

A quanti cercano di imbavagliare le voci fuori dal coro rispondiamo con un’eloquente frase di Gianrico Carofiglio:
“La qualità della vita democratica scaturisce innanzitutto dalla capacità di porre e di porsi buone domande, dalla capacità di dubitare. E questo vale tanto per chi il potere ce l’ha, forse soprattutto, per chi apparentemente non ce l’ha. Cioè noi. Perché i cittadini hanno un potere nascosto, che li distingue dai sudditi e che deriva proprio dall’esercizio della critica e quindi della sorveglianza”.

Avigliano Resiste!

 
inviato il 23/03/2021
da Avigliano Possibile
per la categoria POLITICA
 
 
 
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