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06/04/2016 | ID: 1249 |
PETROLGATE, PERCHÉ, IN CONSIGLIO, ALLE NOSTRE INTERROGAZIONI HANNO SEMPRE MENTITO? |
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inviato da Gianni Rosa per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale |
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TESTO COMUNICATO NON FORMATTATO |
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Petrolgate, perché, in Consiglio, alle nostre interrogazioni hanno sempre mentito?
Come sempre, quanto accade in Basilicata è colpa di chi ha governato la Regione negli ultimi 20 anni lasciando un’eredità pesante al gladiatore. Questo è quello che lo stesso Pittella sostiene di continuo ogni qualvolta è in difficoltà. A lui i meriti di una gestione all’insegna della trasparenza, dell’etica e del buon governo.
Come sempre, si prova a cambiare prospettiva, inventando una verità parallela. Come sempre, chi in questi anni ha denunciato costantemente malaffare e clientela ha detto eresie. Ma tutti sappiamo che le bugie hanno le gambe corte e, oggi, le mille telefonate intercettate dagli inquirenti ci mostrano la verità.
E siccome noi riteniamo da sempre che il Consiglio è l’unico luogo deputato a discutere dei fatti lucani, anche oggi, tramite due interrogazioni a risposta immediata proviamo a sancire cose che in Consiglio sono state sempre sottovalutate. Per colpa o dolo, lo vedremo.
Prima di tutto vogliamo capire bene la questione della diffida fatta all’ENI il 17 gennaio 2014, che è finita con una revoca. Durante le numerose interrogazioni che abbiamo fatto sull’argomento, però, l’assessore Berlinguer è sempre guardato bene dal dircelo. Perché? Persino Pittella si è vantato di come la Regione Basilicata fosse stata la prima Regione a diffidare l’ENI, ovviamente tralasciando il fatto che il procedimento era finito in un nulla di fatto.
E, poi, come si è giunti ad una revoca? Berlinguer ha dichiarato che la compagnia ENI aveva fatto ricorso straordinario al Capo dello Stato. Il dipartimento ambiente, invece, nella nota di revoca, non fa menzione del ricorso ma dice che l’Eni avrebbe ripristinato “le condizioni ordinarie di esercizio dell’impianto”. Enorme bugia.
Perché Berlinguer non ci ha detto della revoca? Perché ha mentito sul procedimento? Noi vogliamo sapere la verità. I Lucani ne hanno diritto.
A tutto ciò si aggiunge il fronte aperto dalle dichiarazioni dell’ex Assessore Ottati riguardo al quale vogliamo conoscere la verità. Ottati parla di ostacoli alla sua attività in qualità di Assessore all’Agricoltura. Pittella gli avrebbe chiesto di non attaccare le compagnie petrolifere e l’Ex Assessore all’Agricoltura afferma che lo stesso Governatore sapeva dell’inquinamento causato da Tecnoparco: “Abbiamo delle foto e dei video”. Ma anche in questo caso, le risposte alle nostre interrogazioni sull’argomento si riducevano ad un ‘tutto a posto’.
Le nostre segnalazioni, reiterate negli anni, e i riscontri di questi giorni dimostrano che Pittella e la sua Giunta non potevano non sapere. Parliamo di decine di nostre interrogazioni che, anche ad uno sprovveduto, avrebbero fatto ‘saltare la mosca al naso’. Invece, Pittella non sappiamo se per boria o se per la “mentalità sottosviluppata” di cui lo accusa Ottati, ha fatto finta di nulla. E questo ci è costato caro. Non parliamo di responsabilità penali. Ma di responsabilità politiche di chi si mette alla guida di un territorio e pensa che qualche selfie basti o che pensa di poter risolvere tutto con qualche kermesse e che invece dimostra solo di non avere le capacità per fare il Governatore della Basilicata.
Potenza, 5 Aprile 2016
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
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