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25/06/2012
QUELLA “PASTA NERA” DI MISERIA
Incontro con Alessandro Piva che ha realizzato il documentario
 
Alle 18.00 in punto, ha preso il via, nella sala Andrea Claps di Avigliano, l’incontro con Alessandro Piva, autore del film-documentario “Pasta Nera”. Il regista - che è stato fotografo, montatore e sceneggiatore - è autore di diverse pellicole e nel 2011 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia “Pasta Nera” , ricevendo un riconoscimento dalla giuria. Il titolo della pellicola rimanda a quella pasta fatta con chicchi di grano arso, rimasto a terra dopo la trebbiatura; un pasto di pura sussistenza che i poveri contendevano con gli animali. Ma il documentario di Piva racconta la storia di 70.000 bambini svantaggiati del Mezzogiorno che, tra il 1945 e il 1952, hanno sostituto la pasta nera ai pranzi offerti dalle famiglie del centro-nord, che li ospitarono per circa due anni. L’iniziativa fu il frutto dell’impegno delle donne dell’Udi, l’associazione femminile della Sinistra italiana che, grazie all’appoggio della Croce Rossa e dei tanti comitati locali, portarono i bambini poveri e denutriti in un contesto di dignità e riscatto. Così, attraverso le parole dei protagonisti, ormai anziani, si ricorda quel viaggio, il primo per i bambini di allora. Pertanto, lo spostamento in treno, per lasciarsi alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra, è stata un’esperienza che non hanno più dimenticato, soprattutto, per la generosità delle famiglie ospitanti. Dunque, il sud è stato aiutato dal nord, ma lo scambio è stato reciproco «un rapporto che ha dato, ma che ha anche molto ricevuto, dal punto di vista sentimentale, come da quello culturale» - ha spiegato, nel documentario, un’organizzatrice emiliana. Tra i protagonisti di quest’esperienza, ormai diventati nonni, oltre a campani e pugliesi c’è anche un lucano, Donato Martinelli, detto Tuccio. Testimone diretto e voce narrante della pellicola, proprio Tuccio ha ricordato quando partì da Avigliano per raggiungere il mantovano. Lì, fu ospitato da una famiglia che lo trattò come un figlio e, da allora, questo legame non si è mai più spezzato, continuando anche a distanza di anni. Alla presenza del sindaco di Avigliano, Vito Summa, dell’assessore alla formazione della Provincia di Potenza, Vito Rossi, del presidente Apof-il, Antonio Laguardia, del presidente “Società Operaia di mutuo soccorso” di Avigliano, Luciano Sabia, del presidente Gal Basento Camastra, Antonio Pessolani, dell’assessore alla Cultura Provincia di Potenza, Francesco Pietrantuono, del direttore di Ypsilon, Lello Colangelo, e di Vania Cauzzillo, che si è occupata della ricerca d’archivio per la realizzazione del documentario, si è voluto portare alla luce uno dei migliori esempi di solidarietà e spirito unitario della storia italiana. Dopo la proiezione della pellicola e il dibattito, il pubblico si è spostato in località Piano Gagliardi, per la degustazione di vino e Pasta Nera a cura di “Cibo’ enogastronomia” e “Osteria Gagliardi”.
 
Antonella Rosa
fonte IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA
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