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22/06/2011
ARTE, ARTIGIANATO E VERSI AVIGLIANESI OSPITI AL SOTTAPERA DI POTENZA
Nel locale potentino, ritrovo di artisti e musicisti esposizione dell'artigianato aviglianese
 
Tra note di un contrabbasso e l armonia di una voce jazz si è conclusa la mostra sull artigianato artistico aviglianese di Aviliart ospitata nei locali della vineria Sottapera di Potenza, nel pieno centro storico di Potenza. Per due mesi i lavori del telaio di Tonina Salvatore, le pietre dipinte a mano di Concetta Lucia, i quadri in bassorilievo di legno di Nicola Chianese e la famosa Balestra, il pugnale aviglianese per precisare non un semplice coltello, antica tradizione tenuta in vita dalla maestria di Vito Aquila hanno condiviso gli spazi soffusi, la pietra viva degli antichi scalpellini lucani che ornano il ritrovo potentino, ormai meta di esposizione di artisti lucani e virtuosi delle sette note. Una serata conclusiva alla presenza di tutti gli artigiani espositori e poiché il confine tra arte ed artigianato spesso delineato da una cesura netta, altre volte sfumato dai labili guizzi della creatività, erano ospiti anche la pittrice Anna Giordano ed il poeta di professione informatico Pasquale Pace, autore de "Il Poema della Terra" che nei suoi 16 canti a tratti è uno Spoon River in vernacolo, con le memorie ed i ricordi di chi non c è più, o un percorso antropologico tra i costumi di un tempo, i ricordi degli antichi rioni, gli interventi r masc jar ( guaritori, oppure antichi pasti di una volta come la carchiola, una volta alimentazione per poveri, ora piatto per palati raffinati. Una vera "Commedia Lucana" in un dialetto vivo anche nei termini ormai in disuso o dimenticati, dove la continuità tra il passato ed il presente si fonde, in un percorso poetico. Dove leggenda e storia si incrociano tra le rime, la visita del Guiscardo, cadetto di Tancredi di Altavilla che fondò un regno partendo dall antica Lucania. Arte, Versi e Poesia armonicamente fusi con le atmosfere jazz ed assieme agli odori di una cucina che ripropone nel gusto della modernità i sapori di una volta assieme ai saperi delle maestrie artigianali di una Lucania che Aviliart cerca di uno far morire. Pace ha interpretato alcuni suoi versi dove con onomapopie descrive la vita dell Avigliano degli artigiani, ma che era la vita di tanti centri di Basilicata con lu ndingh-a-ndangh ru lu furgiar ( fabbro), lu ticc ticc ru lu mastr rrassc ( falegname) e lu scricch scricch ru nu trainier ( carrettiere), suoni ormai vivi solo nell immaginario antropologico di noi lucani
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
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