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05/01/2010
RISTAMPATO DA YPSILON IL GIOCO DELL'OCA DEL CORRIERE DEI PICCOLI DEL NUMERO 52 DEL 1943
Un Regalo per i ragazzi di ieri e di oggi da parte della rivista Ypsilon
 
Un Regalo per i ragazzi di ieri e di oggi da parte della rivista Ypsilon, si tratta della ristampa del gioco dell’oca, tradizionale passatempo natalizio di un tempo, pubblicato sul numero 52 del 1943 del CORRIERE DEI PICCOLI, fondato nel 1908 dal giornalista aviglianese Silvio Spaventa Filippi. Un viaggio tra i giochi tradizionali avviato dalla rivista per ragazzi che vuole recuperare l’attenzione e la memoria di quelli che erano mezzi di aggregazione sociale e familiare. nei confronti di un mondo ricco di piccole cose, che lo rendevano fantastico e, comunque, permeato Afferma Franco Frabboni, ordinario di Pedagogia all’Università di Bologna, afferma: “Se dovessero scomparire la cultura e la memoria di giochi del passato, dei repertori ludici di marca “antropologica” strettamente legati ai linguaggi, alle culture, alle assiologie delle singole comunità sociali, allora si potrebbero suonare le “campane a morto” per il pianeta infanzia. Perché con la cultura del gioco scomparirebbe anche il bambino, sempre più espropriato, derubato, scorticato del suo mondo di cose e di valori e costretto a specchiarsi in culture non sue: prefabbricate, surgelate, imposte surrettiziamente dal mercato industriale”.La nascita di questo gioco si perde Miti e nella leggenda, attribuito a Palamede, re d’Eubea, che si racconta li avesse inventati, assieme ai dadi, la Dama, le misure, lo stesso calendario per intrattenere i soldati durante l’assedio di Troia. La versione moderna risale il 1580. Ferdinando I De' Medici fece dono del nuovo e molto dilettevole giuoco dell'oca a Filippo II Re di Spagna, il quale ne rimase affascinato. Le caselle erano decorate con simboli che in parte sono rimasti nella tradizione: due dadi, un teschio, una coda, un ponte, un labirinto o un'oca. Al centro vi è raffigurata una famiglia seduta attorno ad una tavola imbandita con un’oca arrosto. In alto sul bordo del foglio è scritto "Il dilettevole gioco di loca". Molto probabilmente da qui deriva il nome del gioco, per altri studiosi invece proviene dall'usanza dei giocatori di impiegare la vincita per comperare una bella oca.La più antica stampa conosciuta del "gioco dell'oca" risale al 1640. Fu pubblicata a Venezia da Carlo Coriolani
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: DA CLASSIFICARE