LA CULTURA DEI LUOGHI E DELLE PERSONE

27/02/2015
VUOI TRASGREDIRE? NON FARTI NESSUNO POTRÀ DIRE "IO NON SAPEVO".
 
Vuoi trasgredire? Non farti: un messaggio inequivocabile, un richiamo all'importanza della vita. Un'esperienza traumatica si è trasformata in una forza invincibile e in un bisogno costante di informare gli altri sui rischi derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti. Giorgia Benusiglio è autrice e al tempo stesso protagonista della vicenda narrata nel libro Vuoi trasgredire? Non farti, San Paolo Edizioni. Nel volume una storia comune, dura, reale come la voce emozionata di chi, nel raccontare il proprio calvario, ripercorre le tappe di un dramma che stravolge l'esistenza. Giorgia Benusiglio ha raccontato nell'Aula Quadrifoglio dell'Università degli Studi di Basilicata il suo ritorno alla vita dopo aver assunto all'età di diciassette anni mezza pasticca di ecstasy. L'assunzione della droga sintetica le ha provocato una necrosi del fegato, e si è salvata miracolosamente grazie a un trapianto di fegato di Alessandra morta in un incidente stradale. A una vita che si salva ne corrisponde un'altra che si spezza. L'iniziativa, promossa dall'International Inner Wheel Club di Potenza e rivolta agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Capoluogo, ha sortito l'effetto desiderato: suscitare nei giovani una maggiore consapevolezza dei danni irreparabili che un gesto privo di significato determina. "Il nostro tema sociale è illuminare il sentiero dei giovani - spiega Maria Rosaria De Vivo Presidente dell'Inner Wheel Club di Potenza - Giorgia Benusiglio è una ragazza normale, con una famiglia solida alle spalle, ma a un certo punto decide di trasgredire e ciò le costa molto caro. La sua vita è completamente cambiata. Attraverso una testimonianza così toccante, anche una sola vita può essere salvata." Dopo un intervento chirurgico durato diciassette ore a cui ne sono seguiti altri negli anni, Giorgia Benusiglio parla a se stessa e decide che è arrivato il momento di fare qualcosa affinché ciò che le è accaduto non possa ripetersi. Ospite di svariate trasmissione televisive e radiofoniche, Benusiglio continua la sua attività informativa in modo che in futuro nessuno possa dire "io non sapevo". "Sono diventata e sarò una paziente a vita - spiega Benusiglio - assumo quotidianamente immunosoppressori e sono molto più cagionevole rispetto alle persone normali. Per me la curiosità è sempre stata più forte rispetto alla paura, e purtroppo ho imparato a mie spese che con la droga non si può scendere a compromessi. Ho sempre detestato che qualcuno mi dicesse che cosa dovessi fare, e oggi non sono qui io a dirvelo - continua - ma vorrei solo che, ogni volta che state per compiere una scelta, lo facciate rivolgendo per un attimo il pensiero alla mia storia e al mio dolore. Non dimenticherò mai la delusione negli occhi dei miei genitori e non potrò più scollarmi di dosso il peso di essere in vita solo grazie alla morte di un'altra persona. Niente è come prima e ho accantonato i miei sogni. Per anni ho creduto che non avesse senso costruirsi un futuro. Pensateci, sareste in grado di sopportare tutto ciò?" Essere trasgressivi non significa emulare i gesti sconsiderati che fanno tendenza. Chi è padrone di se stesso può relazionarsi agli altri senza alcuna forzatura. "È giusto imparare anche ad avere un dialogo con i coetanei. Non solo musica, non solo sciocchezze, ma anche parole per condividere gioie, dolori, incertezze, paure. Come è necessario parlarsi tra genitori e figli" - scrive nel libro.
 
a cura di Angela Salvatore
fonte aviglianonline.eu