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27/01/2009
SOMS, SABIA: CORRIERE DELLA SERA DIMENTICA SPAVENTA FILIPPI
l’assoluta assenza di riferimenti, nell’articolo pubblicato sul sito web della Fondazione del Corriere della Sera
 
AVIGLIANO - In una nota inviata al Direttore del Corriere della Sera, il presidente della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano (Soms), Luciano Sabia, ha evidenziato l’assoluta assenza di riferimenti, nell’articolo pubblicato sul sito web della Fondazione del Corriere della Sera relativo all’inaugurazione della mostra “ Corriere dei Piccoli Storie, fumetto e illustrazione per ragazzi” (a Milano dal 22 gennaio 2009 presso la Rotonda di via Besana), al suo primo e storico Direttore, Silvio Spaventa Filippi, insigne lucano di rilievo nazionale, nato ad Avigliano (PZ) nel 1871”. Tale circostanza – per Sabia - a distanza di cento anni dalla nascita del primo settimanale illustrato per ragazzi, appare alquanto strana, non fosse altro perché è proprio il Corriere della Sera a dimenticare quanto scritto il 22 ottobre 1931 per la morte dell’ “illustre collega”, Silvio Spaventa Filippi.Proprio in quella data, infatti, la storica testata italiana così si esprimeva: “E il Corriere dei Piccoli, fin dall’origine, reca la sua impronta; è il prodotto delle sue convinzioni educative, delle sue ricerche, delle sue riflessioni, delle sue esperienze, del suo trepido affetto…”. Il Corrriere della Sera, sempre il 22 ottobre 1931, lo ricordava anche come “…Spirito sottile e squisito, con una vasta e profonda cultura di letteratura antiche e straniere, fine traduttore dall’inglese, francese e tedesco, Silvio Spaventa Filippi (ndr) ha lasciato, tra le tante trasposizioni, all’Italia la prima traduzione degna del più inglese, ma anche più universalmente amabile degli umoristi: Dickens. Leggendo l’Oliver Twist o la Bottega dell’Antiquario o le due Città nell’italiano, fluido e pur sostenuto, del traduttore Silvio Spaventa Filippi si ha l’impressione di leggere libri che hanno in sè la vita organica dell’originalità. La perfezione del tradurre consiste nel far dimenticare che è traduzione. Egli ha insegnato ai nuovi traduttori italiani l’alta e difficile dignità del loro compito”. “Aggiungere, pertanto, al comunicato diffuso sul sito web della Fondazione almeno un semplice accenno a Silvio Spaventa Filippi appare - per Sabia - quanto mai opportuno”. “Tanto sentivo e dovevo – conclude il Presidente della Soms - nei confronti della comunità regionale e della Città di Avigliano, per onorare la memoria di un illustre italiano che ha lasciato ai posteri tracce indelebili della sua opera”.
 
Luciano Sabia
fonte BASILICATANET
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