3° FESTIVAL DELL’ORGANETTO E FISARMONICA DIATONICA

Ruoti ridiventa la capitale italiana di organetto.

Ruoti ridiventa la capitale italiana di organetto. Si è tenuto presso la villa comunale di Ruoti, il Festival dell’Organetto e Fisarmonica Diatonica, giunto ormai alla sua terza edizione e che ha visto come componenti di giuria i musicisti Giovanni Finoia, marchigiano, il campano Giovanni Gallo e Giuliano Cameli, marchigiano e ambasciatore mondiale di organetto e presidente della giuria.

Nell’ottica della salvaguardia delle tradizioni locali, Ruoti si conferma attenta alla storia del proprio paese attraverso le numerose e importanti iniziative promosse dalle associazioni, cha hanno riscosso, come in questo caso un enorme successo come afferma il Presidente della Pro loco Antonietta Nardiello "è il terzo anno che Ruoti ci conferma con la grande partecipazione, locale e non solo, l’importanza di questa manifestazione atta a salvaguardare le tradizioni della nostra terra."

L’evento che è stato ideato e voluto fortemente dal Maestro ruotese e pluripremiato Gerardo Errichetti che insieme alla Pro Loco di Ruoti, al Comune di Ruoti e all’Apt continua a ridare lustro e “suono” a questo strumento antico e non molto conosciuto.

"La mia passione per l’organetto è qualcosa di speciale, io che suono da quando sono piccolo, quando le mie mani toccano i tasti dell’organetto riesco sempre ad emozionarmi e sono molto soddisfatto quando vedo il successo che ogni anno riscuote questa manifestazione. Mi piace che i giovani si avvicinino a questo strumento musicale, che è prima di tutto uno strumento di unione e aggregazione sociale" afferma Errichetti.

La partecipazione al Festival era aperta a tutti, senza limiti di età e senza vincoli di marca di strumenti con un brano a scelta della durata non superiore agli otto minuti. Alla manifestazione hanno gareggiato più di 60 musicisti, autodidatti e professionisti, provenienti da tutta Italia, soprattutto dalla Calabria, Campania e Toscana. Le categorie di audizioni sono state divise due sezioni e sette categorie diverse per età mentre le sezioni invece differivano per strumenti con due file di voci al canto e il numero di bassi che potevano essere quattro o otto.

"Sono molto colpito dalla bravura e dal talento che ho visto nei giovani concorrenti, anche giovanissimi, che sono sicuramente delle promesse in questo campo, grazie sicuramente anche alle ottime scuole e bravi maestri presenti sul territorio che sono in grado di trasferire in questo modo la cultura di un popolo" dichiara Cameli "La musica popolare era il modo in cui ci si esprimeva una volta, anche tra moglie e marito, una rappresentazione del genere l’ho vista tempo fa in Nuova Zelanda e sono stato felice di averla rivista qui a Ruoti, territorio di campioni.

L’organetto è stato per secoli la voce delle comunità, lo strumento del popolo che ne ha scandito la storia e raccontato l’identità. È bello che questo riviva oggi a Ruoti e ne faccia motivo di coesione, rilancio e riscoperta turistica per una grande tradizione che investe tutta la Basilicata e tutto il nostro essere lucani>> afferma Anna Scalise, sindaco di Ruoti.

01/08/2017 - autore: Anna Scalise, sindaco di Ruoti
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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