LA PITTURA FIGURATIVA DI VITO MASI IN UNA MOSTRA

Un ritorno alle scene dell’artista lucano. Si inaugura oggi al Museo Archeologico.

Si inaugura oggi alle 18 presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza «Mellontron », mostra dell’artista Vito Masi curata dal critico d’arte torinese Luca Beatrice e patrocinata dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Potenza e dal Comune di Avigliano. La personale sancisce non solo un ritorno alle scene dell’artista lucano di origine belga, ma anche alla pittura figurativa, dopo anni dedicati all’astrazione. «Nella maggior parte dei suoi lavori attuali Vito Masi – spiega Beatrice - utilizza corpi, che sono quelli dei propri familiari, le persone che gli stanno più vicine. Li costringe in torsioni innaturali, posizioni faticose, riprendendoli per frammenti o tranche. Ne studia i muscoli, la pelle con le proprie imperfezioni, mette in evidenza una sorta di geografia, di mappa, di atlante dell’epidermide ». «Interprete delle peculiarità del suo tempo e dei suoi luoghi – scrive il governatore Marcello Pittella in una prefazione al catalogo -, Vito Masi è portavoce della genuinità di un’arte pittorica non comune». «Masi – continua il presidente - raccoglie, amplifica e sublima le caratteristiche della gente lucana: la sua arte scaturisce, limpida, dalla fatica della tecnica e della sperimentazione, come tutte le vittorie dei nostri antenati strappate ad una terra spesso troppo parca di gratificazioni; il suo sguardo penetrante è memore dell’infanzia belga, tipica di tanti figli di emigrati lucani e mescola, nel corso di tutta la sua carriera artistica, gli umori crepuscolari che ha assaporato nei suoi luoghi, dando voce alla sottile nostalgia degli uomini costretti a dire addio ai propri paesi. La ricerca formale e la parabola della sua produzione pittorica raccontano con linguaggi nuovi le emozioni più recondite e intime dell’umanità, immergono la materia in un’oscurità mistica, solo in apparenza paradossale. Come la sua terra, Vito Masi racchiude un’autenticità irripetibile e ci dispiega il senso universale che è dei gioielli della Basilicata». «Vito Masi con il suo Mellotron – scrive il presidente della Provincia Nicola Valluzzi - si situa perfettamente nel percorso di promozione artistica promossa attraverso le nostre strutture ma ancor meglio attraverso il nostro pubblico. La sua arte è l’esigenza di raccontare l’anima del suo luogo embrionale, la Lucania, che si è fusa con la Vallonia, ritrovandone le affinità sotterranee e meno evidenti». «Masi – conclude Valluzzi -, con la riservatezza e la tenacia della sua gente, racconta la realtà comune degli emigranti e ci rapisce con il linguaggio dell’arte comunicando emozioni condivise con grande autenticità». La mostra resterà aperta fino al 20 dicembre.
19/11/2016 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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