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13/12/2009
LA PATETICA CHIAMATA ALLE ARMI DEL PD CONTRO LA FINANZIARIA DEL GOVERNO
Per Gianni Rosa (PdL) : "Nuova finanziaria, vecchio teatrino della politica Lucana."
 
Ad ogni finanziaria che si rispetti, ovviamente solo quelle proposte dal Governo Berlusconi, si ripete il già conosciuto spettacolo delle manifestazioni di piazza, delle mobilitazioni contro paventati tagli, soprusi e manovre inique. Certo è il gioco delle parti della politica, la maggioranza governa, propone e decide, le opposizioni si propongono come alternative. Oggi però in Basilicata siamo arrivati alla mistificazione ed alla politica virtuale. Sentire il neosegretario del Pd chiamare a raccolta gli iscritti per scendere nelle piazze e protestare contro un governo “nemico del sud” mi fa sorridere. Innanzitutto perché il centrosinistra ha governato ed amministra la maggior parte delle regioni centromeridionali, con risultati pessimi a leggere le statistiche economiche oppure i rapporti Svimez, nello specifico la gestione della Basilicata da 15 anni con i risultati che sappiamo: nuove emigrazioni, politica industriale assente, pessima gestione delle fonti energetiche, agricoltura allo sbando, disoccupazione dilagante, settore del credito senza politiche e mi fermo perché non ho intenzione di scrivere la nuova enciclopedia Treccani. Non c’è nessun ricatto della Lega Nord, il PdL e la maggioranza hanno come priorità l’innovazione e lo sviluppo, concetti sconosciuti per il Partito Democratico. Il Popolo delle Libertà, per rispondere a Roberto Speranza, conosce le potenzialità del Sud, cosa che vedendo i disastrosi risultati della Basilicata, della Campania di Bassolino e delle magnane della gestione calabrese, dubito che il Pd le conosca. Dovrebbero protestare contro se stessi semmai ed avere il coraggio di dire che hanno avvilito la Lucania, il coraggio di dire che l’ultimo governo Prodi non ha fatto nulla di concreto per il Sud, il coraggio di dire che il Partito Democratico di Veltroni, presentandosi alternativo al PdL, aveva cancellato dalla sua agenda politica il Mezzogiorno. Da un giovane di belle “speranze”, ci si aspettava più coraggio e senso critico, dopo aver affermato durate la sua corsa per la segreteria regionale del PD di voler limitare a 2 mandati gli incarichi istituzionali, invece di scendere nelle piazze, sia di parola. Inizi ad aiutare la Basilicata, mandando a casa quelli che la cosa pubblica la gestiscono da 15 anni. Immaginavamo un Pd più vivace, proiettato al futuro, invece sono ritornati al “partito di lotta e governo” di berlingueriana memoria, un ritorno al passato ma almeno il Pci i suoi dirigenti li formava alle Frattocchie non su Facebook. Nuova finanziaria, vecchio teatrino della politica lucana: la nomenclatura utilizza la solita tattica, gridando ed allarmando contro i “presunti nemici” per non affrontare il loro fallimento e non ammettere l’incapacità di progettare e di governare.
 
Gianni Rosa
fonte LA NUOVA DEL SUD
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