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22/04/2012
PREMIO DI POESIA AD AVIGLIANO INTITOLATO A BETTY FEDERICI
Il primo posto va a Delia Zaccagnino della IIIA della scuola media aviglianese
 
Delia Zaccagnino, della IIIA della scuola media di Avigliano centro, ha vinto la 5ª edizione del premio di poesia Betty Federici con "Verso l'alto", in cui la ragazzina racconta se stessa immersa di sera nella solitudine di una piazza deserta che le accelera i battiti del cuore, quando all'improvviso uno squarcio di luce filtra dall'alto: è la luna, «fonte di speranza, segno di certezza. Un giorno raggiungerò la Luna e guarderò con lei il mondo, guarderò quella bimba che aspettava in una piazza». Si è svolta nell'Istituto comprensivo della cittadina gianturchiana la cerimonia di premiazione del concorso promosso dall'associazione Stella del Mattino di Potenza in collaborazione con Amici di Ypsilon in ricordo dell'adolescente di Castelgrande morta nel 2006, a soli 19 anni, a causa di una grave malattia, e che, oltre che nel cuore di quanti l'hanno conosciuta, ha lasciato il suo "diario" nella poesia che amava e attraverso cui si vuole perpetuare il suo ricordo, in un'imperdibile occasione per colloquiare con lei e riflettere, mediante la sua storia, sui valori veri della vita cui i giovani, fuscelli in balia di una società sferzante, devono tendere. Delia ha fatto vincere, per finanziare progetti di lettura e scrittura creativa, 1.000? al suo Istituto scolastico. Il tema, "Parole in libertà", ha scatenato la fantasia dei poeti in erba che sotto tanti e vari aspetti, sia nel dolore che nella gioia, hanno affidato alle rime i valori della vita vissuta, cercata, voluta. «Li avete espressi - ha detto ai tanti ragazzini presenti alla cerimonia Don Gerardo Messina - ora viveteli!». Tra la speranza che i ragazzi «capiscano quanto le parole - ha detto Lello Colangelo, direttore di Ypsilon - possano aiutare a portare il successo nella vita o farla fallire» e il rammarico per come i giovani si stiano allontanando sempre di più dall'abitudine a giocare con le parole per esprimere i propri sentimenti, con la vera e propria scuola di giornalismo de "Gli amici di Ypsilon" messa sempre più ai margini dalle scuole, dai genitori e conseguentemente dagli stessi ragazzi, i relatori (Suor Germana de La Stella del Mattino, il dirigente scolastico aviglianese Salvatore Mascolo, Ilario Ungaro, Don Gerardo Messina, l'assessore all'istruzione Anna D'Andrea e lo stesso Colangelo) hanno cercato di stimolare nei giovanissimi presenti la voglia di mettersi alla prova seguendo l'esempio di Betty. Un emozionante accompagnamento melodico del complesso della scuola media della cittadina, che è ad indirizzo musicale, diretto dagli insegnanti Vito Coviello (clarinetto), Luca Vannata (Chitarra), Nicola Iannielli (pianoforte) e Francesco Paolo D'Amico (percussioni), ha fatto da cornice alla festa delle parole. «Di poesia non si vive, la poesia non dà pane - ha spiegato Don Messina - ma la poesia, quando le parole non escono a caso ma col cuore, è uno sguardo in più, una marcia in più per crescere, per guardare dentro di noi e fare i conti con noi stessi, facendoti vedere la vita con colori diversi, aprendo le strade del domani». «Perché i poeti sono più vivi che mai in tempi di miseria - ha concluso? - Essi ci aprono le porte della speranza».
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: DA CLASSIFICARE