La IV commissione chiede delucidazione alla Sovraintendenza

Era il 24 novembre 2005 quando il Consiglio Comunale di Avigliano approvò all'unanimità il progetto di riqualificazione paesaggistica dell'insediamento rurale Doria Pamphily in località Piano del Conte con il recupero paesaggistico del lago di Lagopesole, cosiddetto "lagus pensilis", previsto nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro del 2001 in materia di Beni e Attività Culturali tra la Regione Basilicata e la "Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio". A 6 anni di distanza la Sovraintendenza ha avviato le procedure di appalto dei lavori, fugando le paure che erano circolate nei mesi scorsi circa il rischio di concretizzazione del progetto; tuttavia l'esclusione delle aziende operanti nel comune ha scatenato diverse prese di posizione. A mettere nero su bianco il malcontento è stato Angelo Summa, Presidente della IV Commissione Consiliare Permanente, che ha chiesto «ai competenti uffici l'ampliamento dei partecipanti alla procedura alle aziende che operano nel territorio aviglianese in possesso dei requisiti professionali necessari per la partecipazione». Anche il Pdl, attraverso il consigliere Vincenzo Claps, «condivide il sentimento di appartenenza al proprio territorio e la volontà di valorizzare le aziende che quotidianamente vi operano», non tralasciando, però, un accento polemico nell'invito alla IV commissione «a farsi garante di questi temi anche quando ad escludere le ditte aviglianesi è proprio il Comune di Avigliano con i suoi amministratori e dirigenti, invece di tacere sulle decine di affidamenti diretti, procedure negoziate e cottimi fiduciali effettuati in questi anni a beneficio di ditte e aziende esterne». L'intervento, che ha una grande importanza in quanto occasione di sviluppo e rilancio dell'economia in una zona strategica, vicina al sito storico di Castel Lagopesole e a quello storico-archeologico di Toppa dei Sassi, nella Frazione Carpini in agro di Filiano, prevede la riqualificazione generale dell'area di Piano del Conte attraverso la ricostruzione di quello che in origine era il lago del paese, di cui si trovano tracce già in epoca federiciana ed a cui alcuni storici fanno risalire anche la denominazione di Castello di Lagopesole. Sarà ricostruito l'antico argine in terra battuta per la raccolta delle acque piovane, sistemata a verde un'ampia zona, realizzato un orto botanico, completata la piantumazione così come risultava dall'archivio storico di Napoli e realizzati un pontile ed aree turistiche attrezzate. Le somme destinate al progetto derivano da un cofinanziamento tra Soprintendenza ai sensi della legge n. 208/98, delibera CIPE N. 142/99 (I° stralcio di ? 774.685,35) e la Regione Basilicata (2° stralcio di ? 800.000,00).

Sandra Guglielmi

fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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