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14/12/2016
UNITI PER TRAMANDARE LA STORIA
Assegnato il Premio Coviello per i laureati in giurisprudenza. Salvatore (Pro Loco): il ricordo dei due giuristi aviglianesi è un’opera meritoria.
 
AVIGLIANO - Nel “palazzo di vetro” di via Marina, nuova sede del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, quella che porta il loro nome è l’aula più grande, più capiente, quella in cui si tengono le iniziative più importanti. Piccolo (ma forse nemmeno troppo piccolo) omaggio che l’Ateneo federiciano ha voluto riservare a due dei più illustri suoi docenti. Un intreccio che porta direttamente ad Avigliano, e al ricordo dei due giuristi che hanno segnato un pezzo fondamentale della storia del Diritto civile italiano che ogni anno, dal 2003, rivive grazie alla Pro Loco e al premio riservato ai laureati in Giurisprudenza che siano nati o che da almeno tre anni risiedano. Quattordicesima edizione del Premio “Nicola e Leonardo Coviello”, quella in scena venerdì scorso nel chiostro del Palazzo di città a partire dalle 18, “una delle peculiarità della Basilicata”, ha ricordato la presidente della Pro Loco Carmen Salvatore “nell’ambito degli studi giuridici, un appuntamento importante che contribuisce a rinnovare il legame tra Avigliano ed i suoi illustri giuristi ed a promuovere lo studio della Giurisprudenza tra le giovani generazioni lucane, alle quali è demandato il compito di preservare e custodire la storia, la cultura e le tradizioni della propria terra”. Come ogni anno, la serata dedicata alla consegna del premio per le migliori tesi di laurea discusse nel corso del passato Anno accademico, si è snodata su due filoni. In apertura, l’approfondimento di una tematica in materia giuridica, “quest’anno”, spiega la presidente Salvatore, “la relazione, affidata al dottor Franco Sabia, già direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, vertevà sul tema “I coloni aviglianesi davanti alle corti. La nascita dell’interesse per il diritto”. In essa, sulla base dei documenti rinvenuti e contenuti nell’opera di Sabia “Gli Aviglianesi” data alle stampe ad aprile 2016, illustrata l’origine di quella tradizione giuridica, che tanto fortemente è radicata nella storia di Avigliano”. Nella seconda parte della manifestazione, coordinata da Erberto Stolfi, presentati i lavori e premiati quelli ritenuti di particolare rilievo dalla commissione giudicatrice presieduta da Francesco Bosetti, dell’Accademia navale di Livorno, che da sempre lega il suo nome al Premio Coviello, e costituita da Ferdinando Treggiari, docente di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Perugia; dagli avvocati Donatello Cimadomo e Aldo Morlino; e di magistrati Francescantonio Genovese e Claudio Tedeschi. “Alla Pro Loco di Avigliano”, sostiene ancora la presidente dell’Ente, Salvatore, “va riconosciuta l’intuizione e l’opera meritoria per l’istituzione di un Premio la cui longevità dimostra come intorno ad un comune obiettivo ci si ritrovi in tanti, accomunati tutti dalla volontà, dalla passione e dall’entusiasmo di tramandare la propria storia ed i suoi illustri rappresentanti”.
 
Giancarlo Tedeschi
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: ATTUALITÀ