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01/12/2012
ALLARME DEGRADO:LE PROPOSTE
Un incontro pubblico per discutere delle maggiori criticità A preoccupare ancora i cittadini è la frana sulla Sp 6
 
AVIGLIANO - «La frana non è solo quella del curvone, c’è degrado in tutta la città» - è questo il messaggio del segretario regionale destra sociale Fiamma tricolore, di Basilicata, Vincenzo Mancusi. All’appuntamento, annunciato attraverso volantini funerei, sono stati presenti molti cittadini che, in piazza Emanuele Gianturco, hanno voluto prendere atto delle diverse problematiche che affliggono la comunità. Tra gli argomenti principe dell’incontro, la questione della frana che, attualmente, costringe gli aviglianesi ad un isolamento senza precedenti, con notevoli ripercussioni sulle attività commerciali, già vessate dalla crisi. Ma il disagio è soprattutto quello vissuto dei pendolari, costretti - calcolando i nuovi tempi di viaggio dei percorsi alternativi, proposti dall’amministrazione comunale - ad uscire prima di casa, per raggiungere il posto di lavoro, sempre più preoccupati per il peggioramento delle condizioni atmosferiche. Già pioggia e nebbia, rendono sempre più difficoltosi gli spostamenti lungo la strada di contrada Spinamara, non è adeguata ad assorbire il traffico verso il capoluogo, priva di barriere stradali e, dunque, insicura. Cosa succederà con i primi fiocchi di neve anche in via delle Magnolie, altro percorso interno, volto ad ovviare la chiusura del tratto della SP 6? «La situazione è insostenibile» - commenta Giuseppe Fossa, Segretario provinciale del movimento, invitato all’incontro. Ancora, «sono molte le strade del comune ridotte a “colabrodo”, dimenticate e pericolose; con le intemperie che hanno caratterizzato questi giorni di fine novembre, i rischi per gli automobilisti sono sempre maggiori. Tra queste c’è anche la strada che, a nord del comune, collega Bancone con Avigliano Lucania, chiusa il 12 maggio 1988 con ordinanza dell’avvocato Pace, attualmente in stato di abbandono» - continua il segretario Mancusi, evidenziando la mancanza di una vera opposizione e il disinteressamento generale per le situazione di degrado in cui versa tutto il territorio comunale. Nessun incontro pubblico, infatti, è stato organizzato per discutere dell’importante disagio causato dalla frana, avvenuta più di un mese fa al chilometro 7 + 400 della strada provinciale, in un’area dall’ampiezza di circa venti metri. Dunque, c’è una scarsa attenzione al problema che protrae la chiusura di quel tratto, così importante per Avigliano. «La migliore opposizione si può fare anche al di fuori del consiglio comunale, oltre la maggioranza e l’opposizione» - continua Mancusi, preoccupato soprattutto per il dopo frana, che vedrebbe lo stesso progettista e direttore dei lavori della Cooperativa sottostante il curvone, a capo delle opere di ripristino e consolidamento della strada provinciale. Dopo il danno la beffa. «Infatti, il tecnico che ha progettato il residence a valle della SP 6, si propone per il consolidamento della stessa opera. Un affare da magistratura» - conclude il Segretario Regionale di Fiamma tricolore. A tal proposito, Mancusi ha ritenuto opportuno scrivere al Presidente della Provincia, Pietro La Corazza e al Prefetto di Potenza, per chiedere che non venga fatto quest’errore e che l’ingegnere in questione si astenga da tali proposte. Ad oggi nessuna risposta in merito, ma gli Uffici Tecnici della Provincia sono perfettamente in grado di farsi carico di progettazione e direzione mentre, l’esecuzione dell’opera potrebbe, invece, essere affidata alla ditta che ha lavorato per l’ormai nota Cooperativa Sunny residence. Infine, Mancusi rimette alle Fal la questione che vede il complesso residenziale così vicino alla galleria e scrive alla direzione di Bari e al sindaco Summa, chiedendo di verificare che le distanze accordate e necessarie, al fine di non gravare sulla struttura, siano state rispettante.
 
Antonella Rosa
fonte IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA
categoria: DA CLASSIFICARE
 

I COMMENTI DEI VISITATORI
carlo da avigliano | 07/12/2012 - 08:51
 
ch' brutta fin' am' fatt'