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15/02/2016
LEGGE DI STABILITÀ: SI APPROVANO NORME PER FAVORIRE POCHI CLIENTES
Nulla è cambiato: si continua a prorogare termini all’infinito, talvolta anche stravolgendo la finalità delle norme.
 
In sede di approvazione del ddl Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2016 abbiamo assistito al ripetersi del passato defilippiano con la misera scomparsa della tanto urlata rivoluzione pittelliana in favore delle più becere logiche clientelari. Abbiamo l’ennesima approvazione di proroghe in favore di imprese inadempienti, nascoste sotto il capo ‘Disposizioni in materia di sviluppo’ che ‘legalizzano’, nuovamente, pratiche discutibili con le quali i beneficiari di agevolazioni finanziarie, ovvero denaro a fondo perduto, che non hanno adempiuto agli obblighi assunti, sono legittimati a continuare ad essere inadempienti. Nulla è cambiato: si continua a prorogare termini all’infinito, talvolta anche stravolgendo la finalità delle norme. La certezza dei rapporti, anche per Pittella, è un optional. Parliamo, ad esempio quanto previsto all’art. 6 quater, agevolazioni che erano sottoposte, per il loro mantenimento, al rispetto di indicatori occupazionali. Ovvero l’impegno a fare nuove assunzioni da parte delle imprese beneficiarie di contributi a fondo perduto. La scadenza era già stata prorogata nel 2013 e poi nel 2015. Ora, di nuovo al 31/12/2017. Una maniera di operare dove la ‘Legalità’ è sconosciuta e che favorisce chi assume impegni e non li mantiene a discapito delle tante imprese che sono rimaste fuori dai finanziamenti in quanto avevano previsto ‘obiettivi/impegni’ meno performanti. Con l’art. 6 sexies il capolavoro è completo. Una norma che riguarda gli investimenti, finanziati dalla Regione per lo sviluppo programmatico della ricettività turistica e dei servizi complementari connessi, ovvero di fondi che sarebbero dovuti servire per costruire motels, ostelli della gioventù e relativi impianti, villaggi turistici e alberghi. Parliamo di investimenti con i relativi finanziamenti che nascono nel lontano 1993 la cui scadenza per terminare era già stata prorogata più volte. Oggi, a questo, Pittella aggiunge una nuova possibilità: cambiare destinazione d’uso di questi immobili da ‘alberghieri’ a ‘assistenza sociale residenziale’. La ‘benevola’ mamma Regione vuole far fare proprio bingo a questa gente che in 20 anni nulla a realizzato. Un messaggio negativo con il quale si dice: cari imprenditori inadempienti avete ancora altro tempo per terminare le opere (per tirare su un albergo ci hanno impiegato, in proporzione più dei lavori per terminare la Salerno-Reggio Calabria) ma se volete potete costruire strutture di assistenza sociale in luogo di quelle turistiche. Pura distrazione di fondi pubblici a specifica destinazione, così riteniamo possa chiamarsi questo modo di agire con la complicità dell’ente Regione. Si fanno norme per una manciata di amici. La finta rivoluzione pittelliana è definitivamente terminata e Pittella si conferma essere figlio di quel sistema di clientele che hanno distrutto la nostra terra.
 
Gianni Rosa - Consigliere Regionale FI-AN
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: POLITICA