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04/02/2016
SONO PERSONE, NON MIGRANTI
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, all'Unibas per parlare di integrazione. Dopo la lotta alla mafia, la sua battaglia è abolire i permessi di soggiorno
 
POTENZA - Dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto: è il tema del convegno organizzato dal Rotary Club Potenza nell’Aula Magna del Campus di Macchia Romana. “Io sono persona” è la dichiarazione che precede l'argomento delicato e attuale di una giornata che ha posto al centro dell'attenzione la migrazione e le sue ricadute sul tessuto sociale italiano ed euro-peo. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha partecipato all’iniziativa mettendo in luce il suo impegno in una regione come la Sicilia stori-camente multietnica, e alla ribalta della cronaca nazionale per i continui sbarchi di persone in fuga dalla disperazione e dalla morte. Perchè è di persone che bisogna parlare, «migranti è un termine che evoca emarginazione», sottolinea Orlando. Il Comune di Palermo per tutelare i diritti di quanti sono costretti a lasciare il Paese d’origine, e favorire il processo di integrazione nei territori, nel marzo 2015 ha approvato la “Carta di Palermo” che è uno strumento normativo in grado di porre solide basi per l’abolizione del permesso di soggiorno e per la trasformazione del diritto alla mobilità in diritto dell'essere umano. «Noi eravamo la città simbolo della mafia e oggi vogliamo essere, invece, la città della legalità del diritto - spiega - Palermo oggi è l'unica città in cui esiste il Consiglio comunale dei migranti composto da ventuno per-sone elette nella consulta delle culture. Il presidente della consulta è un giovane medico palestinese che nei giorni scorsi ha superato brillantemente un concorso togliendo il posto a qualche raccomandato! Credo che il problema della sicurezza di cui tanto si discute debba essere guardato da un altro punto di vista. Noi italiani, costringendo queste persone a vivere in condizioni precarie, rendiamo i contesti difficili e poco sicuri». In passato «i genocidi sono stati localizzati - continua Orlando - oggi, invece, viviamo un geno-cidio legato alla migrazione che riguarda il mondo». La «mia vita personale è cambiata da quando ho incontrato i migranti. Dopo romicidio di Piersanti Mattarella mi sono dedicato compieta- mente alla, lotta alla mafia. Con l’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica ho messo un punto fermo perchè, così come è accaduto in passato con Sandro Pertini impegnato in prima linea contro il Nazifascimo, mi sono reso conto di come la strenua opposizione alla mafia fosse diventata un patrimonio nazionale. Ho deciso così di dedicarmi ad altro e di pormi come obiettivo principale l'abolizione del permesso di soggiorno». Il tema è difficile da trattare, «da un punto di vista culturale bisogna avere basi solide - afferma il Prorettore vi-cario dell'Unibas Michele Perniola - l’evoluzione della specie è basata sull’incrocio delle diversità. Quando si incrocia la diversità genetica si assiste a un’evoluzione in positivo della specie. La cono-scenza delle diverse culture costituisce la base del cambiamento». Sia il Prefetto di Potenza, Marilisa Magno, che il Questore Giuseppe Gualtieri hanno rimarcato l’importanza dei due protocolli siglati in Regione: uno relativo alla distribuzione equa dei migranti in relazione alla popolazione, l’altro ri-guardante lo sviluppo di progetti sull’integrazione. Nel pomeriggio l’incontro nella Sala dell’Arco con il sindaco di Potenza, Dario De Luca. Presente Vincenzo Metastasio, presidente Rotary Club Potenza
 
Angela Salvatore
fonte IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA
categoria: ATTUALITÀ