NEWS

24/01/2016
FA RICORSO PER MINI-CONDANNA E RICEVE IL DOPPIO
Quando uno non ci sta a perdere.
 
L’ex sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, condannato dalla Corte dei conti in prima istanza a pagare 408,88 euro al Comune, ha presentato ricorso. Ricorso accolto in appello con la liquidazione a suo favore di 1.000 euro di spese legali. Insomma, l’ex primo cittadino l’ha spuntata contro la Procura regionale della Corte contabile che l’aveva avuta vinta in primo grado. Ma quel che vale, si sa, è il principio. Con la volontà di non soggiacere, pur a fronte di piccole somme, a quel che si ritiene un’in - giustizia. Tant’è. La sentenza della Terza sezione centrale d’appello della Corte dei conti era relativa al giudizio n. 1/2012 emesso dalla Sezione della Basilicata. Tripaldi doveva risarcire 408,88 euro, le spese che il Comune aveva pagato per la sentenza n. 1012/2007 del tribunale di Potenza in esito al giudizio proposto dalla Società Esattorie Meridionali (Sem) per l’accertamento del credito che un suo debitore vantava dall’ente locale. Per la Sezione lucana il civico amministratore, rappresentante legale del Comune, aveva omesso di comparire a tre udienze. Omissione che aveva indotto la Sem ad agire per l’ac - certamento del credito che il proprio debitore vantava verso il Comune, con condanna di quest’ultimo a rimborsare le spese di giudizio. Contro la condanna di primo grado Tripaldi ha proposto appello: non era stato dimostrato che egli avesse avuto conoscenza della notifica al Comune degli atti del procedimento di espropriazione presso terzi intrapreso dalla Sem tanto che tali atti erano stati smistati a soggetti diversi dal sindaco. Tesi che la Terza sezione centrale della Corte contabile ha accolto riformando la sentenza di primo grado e dispondendo il pagamento delle spese legali sostenute da Tripaldi. Chi la dura la vince.
 
Filippo Mele
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: ATTUALITÀ