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20/01/2016
PZ-MELFI, ALTRE CENTINAIA DI FIRME. PITTELLA RISPONDE ALL’APPELLO. MA LA PAROLA DA PRONUNCIARE È RADDOPPIO
Quante storie nei messaggi lasciati dai firmatari della petizione. Il governatore: conferenza di servizio il prossimo 2 febbraio
 
POTENZA- Il giorno dopo la petizione lanciata on line (www.change.org/p/intervento- urgente-ss-658- potenza-melfi) da un gruppo di pendolari della Potenza- Melfi (che in poche ore ha raggiunto le 3mila firme e che ieri ha pure sfondato quota 3.500), il governatore Marcello Pittella è intervenuto con un messaggio sul proprio profilo facebook. D’altronde basterebbe leggere un po’ di messaggi lasciati da quanti stanno firmando quella petizione per capire quanto il tema della sicurezza e del raddoppio dell’arteria sia sentito. Ma sul quale la politica e le istituzioni della Basilicata hanno sempre latitato, lasciando di fatto che la conta dei morti potesse aumentare. E allora, in quei messaggi lasciati dai firmatari (alcuni li abbiamo proposti nell’edizione, altri li pubblichiamo in pagina oggi), si possono leggere tante storie. Di chi ha perso una persona cara, di chi è stanco di percorrere quella strada con una sensazione di incertezza continua. Chissà se nel Palazzo qualcuno leggerà quei messaggi che sembrano schiaffi. Leggerà di chi la definisce «una fabbrica di morte» o di chi, sulla 658, è costretto a intervenire troppe volte. «Ho visto in questi anni troppi fiori sui guard-rail di questa strada e, per me, operatrice di 118, quei fiori hanno volti e nomi» è infatti un altro messaggio. Il punto è che quella strada ha un “peccato originale”, che va oltre una progettazione sbagliata. Perché in questa vicenda c’è un prima e un dopo. E il riferimento non può che essere alla nascita della Fca-Sata di San Nicola di Melfi. «Non si crea un polo industriale con 15/20mila operai e dopo vent’ anni si hanno ancora le stesse strade. Che vergogna » scrive infatti un altro firmatario della petizione. Mentre c’è chi va oltre. E chiama in causa anche la magistratura. «Tutte le volte che perde la vita una persona su quella strada - è evidenziato in un altro messaggio - la magistratura dovrebbe cominciare a dare il concorso in omicidio a chi ha sempre saputo della pericolosità e non ha mai fatto nulla accettando il rischio, concorso in omicidio con dolo eventuale ». E l’elenco delle responsabilità politiche e istituzionali rispetto al nulla fatto in questi anni potrebbe essere molto lungo. Ieri, di fronte alla petizione, Pittella non è rimasto in silenzio. «Raccolgo e condivido il vostro appello per la messa in sicurezza della statale Potenza-Melfi e per il suo ampliamento» ha scritto infatti il presidente della giunta regionale su facebook. «Sono con voi, più vicino di quanto pensiate, in questa battaglia di civiltà. E vi assicuro che la Regione Basilicata ha accelerato tutti i processi e le fasi necessarie, con Anas e con il Provveditorato alle Opere pubbliche, cercando di recuperare il tempo perduto per venire a capo di una questione assolutamente prioritaria». Pittella ha anche annunciato che il prossimo 2 febbraio «è in programma una conferenza di servizio proprio con il Provveditorato per approvare il progetto definitivo dell’opera». E che «accanto ad una costante attenzione sul tema che, ripeto, ci vede impegnati dai primi mesi del mio insediamento, continuo a chiedere con forza all’Anas, soggetto attuatore dell’opera, di fare in fretta. Di mobilitarsi per mettere in atto tutte le azioni e gli interventi più utili - installazione di tutor automatici, dissuasori, più controlli, maggiore inflessibilità sul rispetto del codice della strada - per scongiurare altre morti e altri drammi». «La Potenza-Melfi, come la Statale 18 per Maratea, non sono strade di competenza provinciale, noi facciamo quanto è nelle nostre possibilità. E non ci fermeremo, ve lo assicuro. Chiederemo celerità e serietà - ha concluso Pittella -. La vita umana è troppo preziosa, e ne abbiamo già perdute troppe». Ma c’è un punto rispetto alle intenzioni della Regione, e dunque del governatore Pittella, che ancora non appare chiaro. Ma sul quale i cittadini non hanno dubbi. Messa in sicurezza della Potenza- Melfi vuol dire raddoppio della carreggiata. Raddoppio, non ampliamento.
 
Redazione
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: CRONACA