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02/09/2015
TUTTO IN UNA NOTTE BIANCA
Avigliano anima le sue strade e le piazze tra cultura e tradizioni con musica e spettacoli, e l'estate chiude i battenti con la Prima “Notte Bianca 2015”
 
“Scuotetevi di dosso codesto molle sonno,che altro non è se non la contraffazione della morte.". Che cosa è la notte? Se lo chiedete al vicesindaco e assessore alla coesione sociale Mariangela Romaniello e all’assessore all’urbanistica e lavori pubblici Antonella Genuino del comune di Avigliano, vi risponderanno che è “unica perché è la notte bianca aviglianese”, un evento da vivere appassionatamente. Intermezzo polemico: speriamo che dopo il grande impegno profuso per l’organizzazione della notte bianca, mettano lo stesso entusiasmo nel dirimere le questioni dei loro assessorati un po’ tralasciati a beneficio di qualche scaltro consigliere approfittatore che vorrebbe tornare assessore. Basta dare una lettura alla scarna relazione previsionale 2015 – 2017 per avere contezza delle mie affermazioni (non me ne volete ma il punzecchiamento aiuta a fare sempre di più e meglio per smentire me e a beneficio degli aviglianesi). Ripresa del racconto: con queste due grazie la notte s’è formata. Come per incanto, rivivono le tradizioni, le botteghe degli artigiani con le loro esposizioni, le radio d’epoca, le chiese, le sale da barbiere, quelle da estetiste, i bar, i negozi e i ristoranti del corso tutti in festa con i cavalli gli sbandieratori e la divina commedia. Il sindaco Summa si fa intervistare con il sottofondo di una chitarra. Che dire la politica diventa poesia. Speriamo che si venga aperta la bottega del maniscalco “bucienzoia” come le sezioni dei partiti, la società operaia, la sezione dei combattenti e reduci, la previdenza sociale, tutti luoghi di ritrovo e socializzazione dove si trovava sempre qualche cosa da fare e bastavano una chitarra, il mandolino, la fisarmonica per tenere concertini improvvisati. Sono questi i luoghi in cui, tra gli anni ’50 -‘80, si è forgiata la città di Avigliano del primo dopo guerra. Le istituzioni, le associazioni che aprono le loro case, le piazze e il corso principale per ospitare mostre, installazioni, spettacoli di teatro, musica, laboratori creativi, tutto all’insegna della sperimentazione e della ricerca per fare meglio il prossimo anno. È nata la notte bianca aviglianese! Con i cittadini protagonisti attivi sulla scena della notte bianca che si mescolano con l’evento e si addentrano nei vicoli e nelle stradine affollate per l’occasione. Protagonisti reali, immaginari, della storia o dell’anima, del quotidiano o dell’utopia, urbani o extra terrestri. Con l’esposizione del piccolo museo delle radio d’epoca il collezionista Leonardo Masi ci farà rivivere l’evoluzione tecnologica ed estetica della radio, ed anche, grazie al racconto semantico, dello storico Franz Manfredi capiremo meglio la diversa funzione sociale e culturale rivestita nel tempo da questo oggetto. Per un assaggio della varietà delle radio che si esporranno, basta collegarsi su Aviglianonline.eu digitando questo link: http://www.aviglianonline.eu/videogallery_dettaglio.asp?idto=327 e Leonardo Masi vi aprirà le porte del suo piccolo museo con i suoi grandi gioiellini tutti funzionanti. Ecco, questa la notte tra il 5 e il 6 settembre, quando la luna di mezzanotte, supremazia del visibile, riconquista la sua funzione di “padrona della notte e del buio”, togliendo la scena al sole protagonista delle lunghe serate di un’estate calda. Se la notte bianca è una prerogativa del circolo polare artico e si può facilmente vedere in Finlandia, Svezia, Norvegia, Russia, Canada e Alaska, da quest’anno l’ammireremo anche ad Avigliano. E chi sa che il reincarnato Fëdor Dostoevskij di Avigliano (dimenticato per questo evento) in questa notte bianca aviglianese non ritrovi l’amore di una ragazza che risvegli in lui, al chiarore della luna, questo sentimento facendolo uscire definitivamente dalla sua tana e dalla solitudine dei sogni. Chi l'ha detto che la notte è fatta per dormire? La notte si pensa, si riflette, si piange, si sorride, si ricorda, si ama; si VIVE. Speriamo che non piova.
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: ATTUALITÀ