NEWS

08/08/2015
I MAGNIFI 4 DELLA BIENNALE
Alla decima edizione della rassegna internazionale di Firenze. Per la prima volta, degli artisti lucani esporranno lì le loro opere.
 
POTENZA - Per la prima volta quattro artisti lucani esporranno le loro opere per la decima edizione della Biennale d'Arte Internazionale di Firenze. Donato Linzalata, Giovanni Cafarelli, Antonio Saluzzi e Manuela Telesca sono, infatti, tra i 300 artisti provenienti da sessanta diversi Paesi che, dal 17 al 25 ottobre presso la Fortezza da Basso a Firenze, vedranno le loro opere allestite e visitate da turisti provenienti da tutto il Mondo. L'importante vetrina per la Basilicata ben rappresentata dal punto di vista artistico, è frutto di un accordo di partenariato sottoscritto tra la Florence Biennale di Firenze e la Galleria d'Arte Internazionale Porta Coeli con sede a Venosa. La Galleria d'arte lucana di natura privata, oltre a essere l'unica galleria partner della Biennale, assume sempre di più il ruolo di centro propulsore della cultura non solo nel Mezzogiorno ma nell'intero bacino del Mediterraneo. La collaborazione tra Porta Coeli e Florence Biennale nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza delle espressioni artistiche del "sud del Mondo" spesso poco no-te alla critica internazionale. Porta Coeli diventerà, dunque, sia un punto di riferimento nella selezione di artisti del Sud Italia, della Grecia, dei Paesi del Medio Oriente e del continente africano, sia un centro attivo nell’ideazione di eventi collaterali alla Florence Biennale. Nel corso di una conferenza stampa nella sede del Consiglio Regionale della Basilicata, Aniello Ertico, direttore della Galleria Porta Coeli, e Valentina Sagarese, selezionatrice accreditata presso la Florence Biennale, hanno illustrato le opere dei quattro artisti, ponendo l'accento sulla necessità di maggiore sinergia tra le molteplici realtà culturali del territorio e le istituzioni. “Porta Coeli ama lavorare in partenariato - ha spiegato Ertico - con lo scopo di trasmettere contenuti umanistici a una generazione bisognosa di stimoli. Tanti sono gli artisti e gli intellettuali che si muovono in silenzio e con grandi sacrifici in attesa dei meritati riconoscimenti. Non c'è, tuttavia, l'idea di portare la lucanità in Biennale perché è indispensabile superare gli inutili provincialismi e garantire alle opere lucane selezionate una precisa collocazione nell'ambito della critica. Le opere, infatti, non sono esposte secondo il criterio della territorialità ma sono allestite in maniera conforme al tema prescelto: la luce, dal momento che il 2015 è l'anno internazionale della luce proclamato dall'Unesco. L'allestimento in Biennale è molto costoso ma Porta Coeli, che si autofinanzia, è riuscita a coprire tutte le spese”. "Si tratta di un risultato di assoluta rilevanza grazie alla sfida vinta da Porta Coeli- ha sottolineato il consigliere regionale Vito Santarsiero - si apre una nuova stagione per la cultura e si chiude una vecchia narrazione della nostra terra libera da ste-reotipi. È evidente, inoltre, che all'azione messa in campo da un privato debba affiancarsi l'impegno delle istituzioni. L'investimento in cultura deve essere sostenuto in una logica di apertura. Nel prossimo autunno bisognerà riflettere attentamente sul ruolo delle istituzioni nella promozione della cultura all'interno di un progetto articolato, e non come semplice sponsorizzazione di eventi. L'auspicio è che si giunga a una svolta nel nostro contesto, e ciò sarà possibile solo lavorando insieme a un progetto culturale distinto dalla semplice promozione turistica”. "La città di mezzo" di Donato Linzalata, "Sipario" di Manuela Telesca, "La mia città e/è il Mondo" di Giovanni Cafarelli e "Phoenix" di Antonio Saluzzi saranno restituite alla giusta luce, la stessa che illuminerà gli eventi collaterali in programma nel corso della Biennale: la presen-tazione della rivista di arte e cultura "Sineresi" diretta dalla poetessa e scrittrice lucana Anna Ri velli, e la presentazione del libro di Aniello Ertico "Scirocco. Segni di folate e altri segreti". “L'incontro con Porta Coeli si muove sul filo di una medesima concezione - ha detto Anna Rivelli -, vogliamo scovare ciò che meno si vede e portare alla luce gli innumerevoli talenti presenti in Basilicata. Il tutto nel segno della libertà”.
 
Angela Salvatore
fonte IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA
categoria: ARTE E CULTURA