NEWS

08/08/2015
IL NUMERO DEGLI ISCRITTI È SEMPRE STATO SUFFICIENTE. PERCHÈ SOPPRIMONO LA CLASSE?
Protestano i genitori degli alunni di S.Angelo di Avigliano. ”Altre realtà hanno avuto un trattamento diverso di favore”
 
S. ANGELO DI AVIGLIANO - Sono preoccupati, ma sanno bene che la speranza è l’ultima a morire. I genitori degli alunni di S. Angelo, grossa borgata di Avigliano, della prossima classe prima della secondaria di primo grado sono in fibrillazione. Vogliono, in particolare, il recupero della stessa classe soppressa, rimodulando la composizione dell’organico di fatto pubblicata lo scorso 29 luglio dall’ufficio scolastico provinciale. Dopo l’accorpamento di Possidente-S. Angelo con il comprensivo di Lagopesole, ora divenuto comprensivo Avigliano Frazioni-Filiano. Ed a S. Angelo non ci stanno e si è pronti a dare battaglia nel caso che non si dovesse fare retromarcia. ”Altre realtà pure nello stesso ambito comunale hanno avuto un trattamento diverso di favore - dicono a S. Angelo -. Invece, a noi solo un plateale danneggiamento. Ci si priva di un servizio a dir poco essenziale. Alcuni di noi hanno già acquistato i libri che non costano poco. La classe in parola era nell’organico di diritto. Poi, un inspiegabile voltafaccia. Qualcuno si deve premurare di spiegarci il perché. Non intendiamo essere presi in giro da nessuno”. ”Il numero degli alunni iscritti è sempre stato sufficiente - si rileva ancora -. Ora perché sono cambiate le cose? Chiediamo un qualcosa che ci spetta di diritto. La scuola di S. Angelo la possiamo dire storica. Ci vogliono solo maltrattare”. Per riassumere cosa di chiede nel dettaglio? ”Che venga ripristinata la classe per il plesso di S. Angelo e che gli venga riassegnato il codice meccanografico per la scuola secondaria di primo grado perché il numero minimo di 10 alunni necessario per la sua formazione viene sempre superato. Ci permetterebbe di poter fruire di un servizio senza elemosinare ciò che pensiamo ci spetta di diritto”. Più chiari di così non si può. ”Siamo fiduciosi nel fatto che si sia compreso che il nostro non è un capriccio, ma una vera esigenza per far crescere i nostri figli nella convinzione di non essere solo dei numeri, come purtroppo spesso accade nella società odierna”, concludo i genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado di Sant’ Angelo.
 
Clemente Carlucci
fonte LA NUOVA DEL SUD
categoria: SCUOLA