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01/07/2015
53 POESIE DI VITO RIVIELLO E BEATRICE VIGGIANI, IL LIBRO AMATO DA LEONARDO SINISGALLI
La poetessa Beatrice Viggiani, nipote di Giustino Fortunato "ho imparato più dai contadini avilgianesi che dagli intelletuali",
 
“Noi viviamo in Lucania, le nostre poesie regolarmente inviate in lettura e conosciute privatamente, sospettiamo che non vengano lette.

Vogliamo che le leggiate, correndo in piena coscienza, nell’Italia dei 600.000 poeti, il rischio di essere derisi.Non siamo legati ad alcuna scuola, se non a quella che ci ha stampati il libro: una tipografia di campagna”.

Questo l’incipit di 53 poesie di Vito Riviello e Beatrice Viggiani, pubblicato grazie a Gerardo Capoluongo nel lontano 1963, un libro introvabile e misconosciuto nonostante ebbe un notevole successo anche fuori Basilicata. Un successo perché piacque molto ad un frequentatore della storica libreria di Riviello, il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli che lo pubblicizzò. Ora per una strana coincidenza quasi da Kabala a 53 anni dalla pubblicazione si procede alla ristampa del volume, una idea nata dalla professoressa Novella Capoluongo presidente della associazione Universum Academy Basilicata , che ha custodito con amore e passione il volume editato dal padre. Un progetto che ha una notevole valenza non solo di memoria storica ma anche culturale dando il giusto rilievo a due grandi poeti; sì anche la Viggiani lo è. Di Riviello si sa tutto o quasi, ospite in numerose trasmissioni televisive nazionali, ospite gradito ed apprezzato di Maurizio Costanzo nel suo Show dove il giornalista si divertiva a sentire “Un campo di girasoli a Cortona in Arezzo un campo di Paraculi a Cortina d’Ampezzo” la poesia giocosa più nota del grande Riviello; ma la sua caratura va ben oltre e nei progetti della Universum Basilicata vi è oltre ad un convegno specifico anche la creazione di un Parco letterario a Potenza dedicato al poeta giocoso; il primo parco letterario nel capoluogo di Regione.Poco conosciuta anzi misconosciuta la poesia e la personalità di Beatrice Viggiani, ma qui in Basilicata ma non in Venezuela dove si è affermata come poetessa in spagnolo con numerosi premi; dove ospitata Umberto Eco e Gabriel Garcia Marquez, dove ha fatto lezioni in carcere ad un giovane ufficiale imprigionato per un fallito golpe; quel giovane ufficiale era Hugo Chavez destinato a diventare Presidente del Venezuela, da allora nacque una profonda amicizia. Personaggio affascinante Beatrice Viggiani, donna libera e all’avanguardia nella Potenza degli anni 60; nipote di Giustino Fortunato ma che afferma che ha imparato più dai contadini Aviglianesi di Montocchio che da “certi intelletuali” come ricorda in una sua intervista e con i versi “Noi siamo aviglianesi senza patria

alle sorgenti che odorano di zolfo

un santo ci protegge la miseria

per la festa di agosto,

Ogni tanto arriva un forestiero

a spiegarci che il tempo è cambiato,

ma un giorno il principe muore

e il feudo viene espropriato”.

Alla quale fa eco Vito Riviello con “

nato plebeo

al soffio d’una vigna

e divenuto ricco per la scienza

andavo in macchina

in preda a un’eleganza

d’uomo solo incosciente”.

Un progetto ambizioso, un omaggio a due grandi poeti e personaggi grazie a questa ristampa anastatica edita da UniversoSud, giovane casa editrice di Potenza ed all’impegno degli organizzatori la Universum Academy Basilicata , che con passione, scarsi mezzi finanziari venerdì 3 luglio presenteranno a Potenza nella Galleria Civica alle ore 18 le 53 poesie.

Un evento che prevede la visione di documentari dellepoca sui due poeti ed due interviste una d’archivio a Rivliello ed una recente in giugno a Betrice Viggiani che attualmente vive a Napoli.

Previsto oltre all’introduzione della presidente di Universum Academy Basilicata Novella Capoluongo, di Antonio Candela amministratore di UniversoSud, l’intervento di Oreste Lopomo caporedattore Tg3 Basilicata di Daniela Rampa Riviello che ricorderà il marito Vito e della professoressa Giulia Perretti nipote di Beatrice Viggiani Vi sarà anche un reading poetico con la lettura di poesie del volume interpretate dall’attrice e autrice Eva Immediato e dall’attore e cantante lirico Giuseppe Ranoia.

Due attori lucani molto conosciuti oltre i confini regionali, due artisti poliedrici.

Eva Immediato è nata a Lagonegro (PZ), poi si è trasferita a Roma per iniziare gli studi all’Università La Sapienza, dove si laurea in Storia e Critica del Cinema. Parallelamente, segue corsi di recitazione e partecipa a numerosi laboratori di teatro legati prevalentemente all’Ente Teatrale Italiano. Poco più che ventenne entra a far parte della compagnia teatrale di Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga. Recita nello spettacolo “Contadini del Sud”, tratto dal romanzo di Rocco Scotellaro, replicato in moltissimi comuni della Basilicata, in Italia e all’estero. Dopo gli studi e le esperienze lavorative fuori regione è tornata in Basilicata, a Potenza, dove vive attualmente. Tra le sue esperienze professionali: La Compagnia di Carlo Giuffrè e il teatro Manzoni di Roma; una collaborazione con Aviapervia Produzioni Multimediali e il Centro Mediterraneo delle arti. Per Cinema RAI è protagonista in Vito ballava con le streghe. Attualmente, prosegue la sua carriera di attrice teatrale; è inoltre docente di recitazione presso l’Università di Basilicata e Direttore Artistico dell’Istituto delle Arti sceniche di Silla di Sassano.

Giuseppe Ranoia di Montalbano Jonico è un artista poliedrico; ambasciatore della cultura per l'UNESCO; dopo aver studiato ai conservatori Duni di Matera e Piccinini di Bari specializzandosi nel teatro lirico ha debuttato al XXIX Festival della Valle d’Itria cantando in Siberia di Giordano ed anche al teatro pregola di Firenze nella prima assoluta de Il Re Bello di Roberto De Simone , diretto dallo stesso De Simone. Ricordiamo che nell’aprile del 2012 presso il Teatro San Carlo di Napoli hapreso parte alla realizzazione del “Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini” di Roberto De Simone e nel maggio del 2014 si è esibito in un concerto lirico presso la Main Hall del Thailand Cultural Center di Bangkok facendosi testimone della cultura italiana all'estero.

Ranoia è anche attore, regista ed autore tra i suoi lavori la tournée internazionale di “Là ci darem la mano”di Roberto De Simone; spettacolo insignito del Premio ETI “Gli Olimpici del Teatro” 2008 come migliore spettacolo musicale.

Interpreta la voce narrante de “Pierino e il Lupo” di S. S. Prokofiev sia con formazioni da camera che con formazioni orchestrali presso vari enti. È regista e voce narrante nello spettacolo itinerante “Progetto Musicale De Andrè”, collaborando con validi musicisti di varia estrazione musicale, tra cui Mariella Nava ed Ellade Bandini.

Inoltre la tournée italiana de “La donna vendicativa” di Goldoni regia e adattamento di Roberto De Simone, con Maddalena Crippa, produzione Ente Teatro Cronaca; Edipo nel Bosco di e con Renato Carpentieri, in un adattamento dell’Edipo a Colono di Sofocle a cura dello stesso Carpentieri e Amedeo Messina.Nell’aprile del 2012 presso il Teatro San Carlo di Napoli prende parte alla realizzazione del “Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini” di Roberto De Simone.Nel maggio del 2014 si esibisce in un concerto lirico presso la Main Hall del Thailand Cultural Center di Bangkok facendosi testimone della cultura italiana all'estero.Giuseppe Ranoia attualmente è in tournèe con lo scherzo shakespeareano "Sognando... Shakespeare".





Che dire altro sulla presentazione di 53 poesie? Lasciamo la parola a Giampero D’Ecclesiis, autore e vice presidente di Universum Academy Basilicata

“Me lo ricordo Vito Riviello, nella sua piccola libreria di Via Pretoria, un ricordo sfocato di cui mi rimane l'odore della carta e degli inchiostri che aleggiava nel piccolo locale, non ho conosciuto Beatrice Viggiani che mi appare dalle immagini dell'intervista che hanno realizzato Leonardo Pisani ed Edoardo Angrisani per l'occasione come una donna di grande fascino e intelligenza, i cui tanti ricordi sono pietre preziosissime da ammirare e ricordare a nostra volta.

Ogni tanto ci sono piccole o grandi polemiche sulla cultura, tipiche di una piccola città e di intellettuali di provincia come siamo (ad iniziare da me, per carità), a volte mi irrito, a volte sorrido, talvolta mi lascio coinvolgere, il più delle volte cerco di resistere, ho conosciuto tanta gente nella mia vita, anche personaggi importanti, di infinita cultura rispetto a me, ho sempre notato una cosa, di rado inducono nell'autoreferenzialità, di rado danno lezioni, il più delle volte danno esempi.

C'è bisogno di esempi in questa Città.

Magari il contributo del gruppo di Universum Academy Basilicata potrebbe essere migliore, magari si potrebbe fare di più e meglio, ma senza squilli di tromba, con una certa dose di umiltà e senza attingere a ricchi contributi economici, siamo un gruppo che sta costruendo qualcosa e riesce a donare alla propria comunità dei contenuti.

Mi potrò sbagliare, ma la mia opinione è che non ci sono piccoli gruppi e grandi gruppi, cultura e Cultura, ci sono persone che amano, alcuni sono capaci di proiettare l'amore oltre se stessi, altri no, la nostra Città non è morta, non è un deserto, è piena di piccoli e grandi talenti, ciascuno da annaffiare e accudire con amore, ciascuno da non disprezzare sapendo cogliere ciò che ognuno di essi può dare, da mettere insieme per costruire una cosa più grande della visibilità o dell'autorevolezza del singolo, costruire una società migliore.

A volte ci vuole un pugno in faccia e la riedizione di questo libro è un pugno in faccia scagliato con forza e con grande piacere sul viso di certi circoli autoreferenziali, di certi intellettuali troppo concentrati sul loro ombelico per vedere che c'è dell'altro, di quella borghesia addormentata che compare spesso nelle righe ironiche di Riviello, di chi poteva farlo e non l'ha fatto, di chi si riempie la bocca di parole e ricordi ma è rimasto inerte.

Questo libro che presenteremo il 3 luglio a Potenza è frutto dell'amore per le cose belle, dell'amore per una Città che ha detto tanto in passato ed ha ancora tanto da dire, mi auguro che verrete, che verrete tutti, non per dare soddisfazione a un'associazione o a un gruppo di persone, ma per dire che Potenza c'è, riconosce i propri figli più degni, e Beatrice Viggiani e Vito Riviello erano e sono degnissimi, che non li dimentica, che li ricorda e li saprà ricordare.

Sono autori da leggere e far leggere ai nostri ragazzi, un'identità culturale cittadina si gioca anche su cose come queste.

Per me sono molto contento, abbiamo fatto una cosa bella (e ne faremo ancora), ho conosciuto meglio Vito Riviello e Beatrice Viggiani, sento di essere un Potentino più completo adesso”. -nota di G. D’Ecclesiis

 
Leonardo Pisani
fonte GIORNALELUCANO.COM
categoria: ARTE E CULTURA