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07/06/2015
POTENZA NEI PENSIERI E NEL CUORE DEI LUCANI
Iniziativa del Rotary sul ruolo e sul futuro della città che vive un momento difficile
 
La città di Potenza, non Città Regione, secondo una vecchia formula, bensì Città del Potentino, al centro di un convegno del Rotary club Potenza Torre Guevara: “L'immagine dei Luoghi (uno scrigno di risorse)... Potenza”, iniziativa tenuta ieri nel Museo Nazionale Dinu Adamesteanu (Palazzo Loffredo), con la collaborazione della direzione del Polo Museale della Basilicata e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Basilicata. Dopo un messaggio di saluto della direttrice del Polo Museale, Marta Ragozzino, portato dalla funzionaria Carmela Ditella, la presidente del club Torre Guevara, Liliana Santoro, ha indicato i termini della problematica affrontata dal Rotary. «Esultiamo per la proclamazione di Matera “capitale della cultura 2019”, - ha detto la presidente Santoro – ma la città di Potenza vive una difficile fase di crisi amministrativa ed economica e l’intera Basilicata rischia il progressivo depauperamento demografico. Occorre, però, guardare a Potenza con l’ottimismo della volontà trasformando i punti di debolezza e le criticità in obiettivi di sviluppo, attingendo alle risorse disponibili. Oggi occorre guardare alla città di Potenza e ai comuni vicini nell’ottica metropolitana, così come previsto fin dal giugno 2008 nel documento preliminare al Piano Strutturale Metropolitano, siglato dai Consigli Comunali di Potenza, Anzi, Avigliano, Brindisi di Montagna, Picerno, Pietragalla, Pignola, Ruoti, Tito e Vaglio». La tematica è stata ampiamente trattata da Fedele Zaccara, architetto e Rotariano, che ha delineato il profilo di una Potenza possibile: connessa, interessante, comoda e funzionale, bella e sicura. Rivolgendosi agli aministratori e, in particolare, dei Ssndaci presenti, De Luca, Potenza, Mollica,Tito, Ferretti, Pignola, ha parlato della mancata identità di Potenza come città universitaria e del fatto che il suo sistema di accessibilità, comprese le scale mobili, sembra non reggere alle condizioni di urbanizzazione intervenute nei 20 anni in cui esse sono state programmate e realizzate. Mariano Pernetti, docente seconda Università di Napoli, ha parlato del sistema della mobilità in Basilicata, focalizzando l’attenzione sulle opportunità derivanti dal fatto che il Potentino si trovi tra tre piattaforme strategiche territoriali, ma ridotte dalla limitata accessibilità sia viaria, sia ferroviaria. «Nonostante l’impegno della regione Basilicata – ha detto Pernetti - migliorare la mobilità, non sarà facile. I 40 milioni di euro, ad esempio, per il rinnovo dei ponti sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza, non saranno sufficienti, e il gap di mobilità verso le arterie nazionali è tale da essere difficilmente colmabile in tempi rapidi». Mariano Schiavone, dirigente Agenzia Promozione Turistica, ha parlato di Potenza, come possibile punto di partenza di un’of - ferta turistica integrata, mentre Palmarosa Fuccella, designer, ha parlato di sistemi di comunicazione e di orientamento della città, da rendere più efficaci a Potenza, per dare ad essa una sua identità, una sua anima.
 
Lorenza Colicigno
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: ARTE E CULTURA