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29/05/2015
INTERVISTA AD ANTONIO PACE- LISTA PROGRESSISTI DEMOCRATICI PER AVIGLIANO
Consgliere comunale uscente spiega i motivi del suo sostegno a Mimì Pace
 
Finiamo le interviste con i candidati alle comunali 2015 ad Avigliano, con Antonio Pace, consigliere uscente che si è candidato con la lista “Democratici Progressisti per Avigliano” .

Domanda d’obbligo: come mai siete arrivati a due liste di centrosinistra contrapposte? non era mai successo ad Avigliano.

Due liste di centrosinistra sono state la condizione inevitabile dopo le tante e variate posizioni di chi prima ha espresso la non volontà a ricandidarsi e poi, più spinto che convinto, ha ritenuto che la sola tutela di un gruppo dirigente fosse cosa più importante del futuro della nostra comunità. Personalmente sono stato tra quelli che fino all’ultimo ha lavorato e sperato che il bene della nostra comunità potesse prevalere su interessi di parte. Viste le due candidature si potevano e si doveva percorrere la strada delle primarie, strumento ormai ampiamente riconosciuto e legittimato dall’elettorato di centrosinistra. Primarie che avrebbero ricucito la nostra comunità intorno al candidato scelto. Due visioni diverse della politica e dell’amministrare che sarebbero state vagliate e scelte dalla nostra comunità. Questo non si è voluto fare. Hanno scelto la via dello scontro per la salvaguardia e la tutela della propria “carriera” politica. Questi i fatti.
Onestamente, per come sono andate le cose e per come si sono evoluti i fatti, oggi penso che non tutti i mali vengano per nuocere, oggi la nostra comunità definitivamente si esprimerà col voto di domenica se continuare a sostenere la logica di palazzo e delle carriere precostituite o, come onestamente ho registrato in queste settimane, scegliere il CAMBIAMENTO e sostenere la politica che ha al centro il bene e il futuro della nostra comunità Aviglianese.

Lei è stato prima consigliere comunale e poi assessore nelle due amministrazioni del sindaco Domenico Tripaldi; poi primo dei non eletti nel 2010 e subentrato in Consiglio Comunale da un anno. Faccia un bilancio di queste esperienze vissute.

Sin dalla mia giovane età, appena diciassettenne, ho coltivato la passione per l’impegno politico, un impegno a servizio della mia comunità e nell’utopica convinzione che è possibile cambiare le cose che riteniamo sbagliate e per le quali riteniamo sia giusto impegnarci per il cambiamento. Accanto alla mia forte passione politica ho da sempre scelto la strada lavorativa della libera professione, per l’idea imprescindibile che solo salvaguardando la propria indipendenza lavorativa si è davvero liberi di perseguire le proprie scelte politiche. Confesso che questa libertà, in alcune occasioni, l’ho dovuta difendere a caro prezzo, ma mai me ne sono pentito.
Ora per ritornare alla domanda, al netto delle positive esperienze sia sul piano umano che su quello formativo, che le due consiliature Tripaldi mi hanno dato, già prima del 2010 rilevai la necessità per il bene della nostra comunità di sostenere e provare a mettere in campo un cambiamento del fare e dell’interpretare il ruolo e la funzione della politica. Questo non fu possibile perché contrastato fortemente da chi ieri come oggi ha l’ardire di pensare che la politica sia cosa da fare a tavolino e non la concreta azione al servizio del cittadino.
Da un anno, dopo le note vicende dell’inchiesta “Vento del Sud”, a seguito delle dimissioni del consigliere e assessore Emilio Colangelo, sono ritornato a ricoprire la carica di consigliere comunale nell’uscente amministrazione guidata da Vito Summa. Siamo alla fine di un lungo periodo preelettorale e come potrà ben capire voglio evitare giudizi di merito sull’operato amministrativo che dal di dentro ho potuto constatare e che poi è ben noto a tutti i nostri concittadini. Certo mi è molto dispiaciuto per i cinque anni di immobilismo che hanno inevitabilmente segnato pesanti ritardi e tante occasioni perse per lo sviluppo di Avigliano.

Come mai si è candidato con la lista “Progressisti Democratici per Avigliano” sostenendo Mimì Pace quale candidato sindaco? avete due storie politiche differenti e vissuto due periodi politici differenti.

Io amo il mio paese, è il luogo dove ho deciso di vivere, è il luogo dove sono cresciuto e dove mi sono formato come uomo e come cittadino, è il luogo dove vorrei che ci fosse prospettiva e futuro anche per i miei figli. In questi ultimi anni ho visto drasticamente peggiorare lo standard qualitativo del vivere quotidiano, ho visto da cittadino lo stato di abbandono in cui versa la nostra città. Qui non è questione di patto di stabilità, di mancanza di risorse o di “procedure farraginose” come qualcuno va ripetendo da anni e ancor più come una filastrocca in questi giorni … qui è solo questione di uomini, di impegno, di voglia di fare e di progettualità mancata per il futuro della nostra comunità. Ho accettato di candidarmi è così rispondere positivamente ad un invito di Mimì Pace ad impegnarmi e a lavorare per il futuro di Avigliano. Non è questione di storia politica è solo questione di interpretazione del senso della politica: la mia idea di politica è quella dove ognuno di noi è al servizio del cittadino; la politica non è strumento al proprio servizio. Come dicevo prima da 17 anni sono un libero professionista, lo ero prima di divenire amministratore e lo sono rimasto dopo aver concluso il mio impegno al comune di Avigliano nel 2010.

Poniamo che la Lista dove lei è candidato “Progressisti Democratici per Avigliano“ vinca e lei sia eletto, quali sono i principali temi che affronterà?

In questi giorni ho incontrato tanti amici e concittadini, ho parlato con loro, ho ascoltato il loro parere sugli ultimi cinque anni, mi sono con loro confrontato … ho rilevato all’unisono una volontà di CAMBIAMENTO. La lista “Progressisti Democratici per Avigliano“ con Mimì PACE candidato sindaco è la lista che dalle urne domenica sarà investita della gravosa responsabilità di governare la nostra comunità. Esito che si ci onorerà certo, ma anche ci affiderà la responsabilità di ridare dignità alla nostra Città, di ristabilire e riappropriarci di un ruolo centrale nello scenario politico regionale affinchè Avigliano ritorni ad avere il giusto peso e la giusta funzione. Oggi va archiviato in fretta un passato amministrativo e politico grigio e scritto insieme ai nostri concittadini il futuro di Avigliano ben oltre il 2020!

 
Leonardo Pisani
fonte OSSERVATORELUCANO.IT
categoria: POLITICA