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28/05/2015
INTERVISTA A VITO SUMMA, UN BILANCIO DELLA SUA AMMINISTRAZIONE
Il sindaco uscente di Avigliano spiega i motivi della spaccatura e della ricandidatura
 
La prima domanda è d’obbligo, lei è sindaco uscente ed è un esponente di spicco del Partito Democratico. Ad Avigliano ci sono due liste di centrosinistra in un paese che è sempre riuscito a trovare una sintesi politica. Questa volta non è stata così; una frattura che divide il centrosinistra e lo stesso Pd. Perché siete arrivati a questa situazione;perché non si sono fatte le primarie, come mai non avete trovato una soluzione unitaria?

Quando abbiamo iniziato a discutere nel PD, di elezioni amministrative, avevo messo a disposizione del segretario Carlo Lucia il mio mandato, pensando di promuovere una riflessione serena sulla esperienza amministrativa trascorsa. Ritenevo utile favorire, ove ritenuto necessario, l’apertura di un nuovo ciclo politico con una nuova leadership, proseguendo il percorso di rinnovamento del gruppo dirigente e delle rappresentanze istituzionali avviato cinque anni fa. A distanza di due mesi la soluzione proposta a molti di noi è apparsa incoerente, sul piano politico, rispetto alle premesse dalle quali eravamo partiti, un salto indietro abbastanza incomprensibile. Anche la vicenda delle primarie andrebbe chiarita: lo Statuto del PD prevede il ricorso a primarie di partito soltanto dopo aver escluso le primarie di coalizione. Nel caso di specie, le forze politiche che in questo momento rappresentano la coalizione di centro sinistra (un pezzo di SEL e PSI) avevano dichiarato che laddove fosse stata messa in discussione la continuità con l’attuale esperienza amministrativa avrebbero rivendicato una alternanza alla guida del comune e che non erano interessate a primarie di coalizione. Nel mentre si discuteva sul perimetro della coalizione e sulle diverse forze politiche che avrebbero potuto aderire al centro sinistra, è prevalsa la componente più facinorosa del raggruppamento che nel frattempo si era riconosciuto intorno alla candidatura di Mimì Pace, che con una serie di attacchi violenti e spropositi, condotti utilizzando impropriamente strumenti di comunicazione pubblica culminati nella richiesta di espulsione dal PD del sottoscritto, rendendo evidente il vero obiettivo: screditare la mia persona nel tentativo di escludermi dalla competizione, senza nessuna discussione sull’operato amministrativo, sul progetto politico da mettere in campo e sulla figura più idonea ad interpretarlo. A quel punto, divenuta evidente la impossibilità di costruire un percorso unitario viziato da rancori e rivalse personali, abbiamo deciso di intraprendere una strada che facesse chiarezza una volta per tutte su progetto, gruppi dirigenti, prospettive politiche per Avigliano e creasse le condizioni per una nuova stagione di politica ad Avigliano.

Parliamo della sua esperienza di primo cittadino, quali sono i risultati ottenuti in questi cinque anni. In particolare quale sono state le scelte strategiche che lei ritiene fondamentali per la comunità aviglianese.

Ogni amministratore, alla fine del suo mandato deve dare conto del lavoro svolto. Partendo dal programma elettorale con cui ci eravamo presentati cinque anni fa abbiamo predisposto un opuscolo, autofinanziato, nel quale abbiamo raccontato per immagini i principali risultati raggiunti in questi cinque anni. Vi è una ricostruzione sintetica del lavoro di questi anni che è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere. A partire dagli investimenti avviati nel settore della cura della persona (Inaugurazione e potenziamento distretto sanitario, lavori di adeguamento Casa di Riposo, attivazione della postazione 118, realizzazione della Casa della Salute, Asilo nido di Avigliano e Asilo nido di Sarnelli, politiche di integrazione per diversamente abili ed immigrati). Parlando di sviluppo turistico e di politiche di attrazione e valorizzazione delle produzioni locali, abbiamo evidenziato gli sforzi compiuti per la realizzazione de "Il mondo di Federico", (a cui si aggiungerà a breve l’inaugurazione del Museo della Emigrazione sempre nel Castello di Lagopesole), quelli per il ripristino del Lago di Piano del Conte, per i lavori di recupero del Borgo a partire dalla Scuola di Piano del Conte e dal progetto sostenuto dalla "Fondazione con il Sud" rivolto ai migranti. Come pure abbiamo evidenziato il protagonismo conquistato da Avigliano nella veste di Comune Capofila dell'Area Programma Bradano-Basento-Camastra e del "Progetto di raccolta differenziata" dei nove comuni dell'area metropolitana di Potenza, oltre a descrivere i principali interventi sull'edilizia scolastica, quelli relativi agli ampliamenti dei due cimiteri di Avigliano Centro e Lagopesole, quelli sulla, sull'impiantistica sportiva (Palestra Civitelle, ex campo sportivo di Lagopesole), il progetto di Acquedotto Lucano appena approvato di rete idrica e fognante, gli interventi sul dissesto idrogeologico, sulla viabilità rurale, sui nuovi contenitori culturali messi a disposizione della comunità (Polivalente, Bibliomediateca, Sala Cinema di Lagopesole), tanto per citarne gli interventi più importanti alcuni.

Ed invece quali sono stati i punti deboli dei suoi 5 anni di amministrazione? Qualcosa anche sul regolamento urbanistico, sul quale aveva dato una accelerazione ma poi non è stato approvato.

Dopo aver predisposto una prima bozza di regolamento urbanistico, la interlocuzione con gli uffici regionali ha evidenziato una serie di problematiche riferite al documento ed ha fatto emergere uno dei nodi rilevanti rispetto al nostro territorio. Il regolamento urbanistico investe in via principale il perimetro urbano e non dovrebbe occuparsi delle aree esterne a tali perimetri, il periurbano. La pianificazione sulle aree esterne e ovviamente anche su quelle urbane è rinviata ad uno strumento diverso, il Piano strutturale che è il vero strumento di pianificazione territoriale. Noi abbiamo evidenziato che la particolare conformazione di Avigliano porta ad avere frazioni dimensionalmente molto grandi con funzioni proprie che le caratterizzano come piccoli paesi (scuole, uffici pubblici, servizi sanitari, collegamenti ferroviari, ecc.) per cui avevamo necessità di una interpretazione del periurbano che contemplasse anche tali aree già fortemente antropizzate ed urbanizzate. Su questa diversità di impostazione ci siamo lasciati. Nel frattempo sia l’Autorità di Bacino de Sele che l’Autorità di Bacino Basilicata hanno modificato i PAI e le carte del rischio geologico, che unitamente al piano di micro zonazione sismica della regione hanno imposto una rivisitazione della complessiva della proposta. Tuttavia vorrei segnalare che nel frattempo l’attività edilizia, dopo lo sblocco, non ha risentito di tutto questo perché è tornato in vigenza il vecchio Piano Regolatore Generale che per quanto datato, consente una attività edificatoria diffusa verosimilmente impossibile con il nuovo regolamento urbanistico. E che come noi tantissimi altri comuni non hanno approvato il regolamento urbanistico, probabilmente perché la norma che lo disciplina è pensata per contesti più grandi e diversi dal nostro e andrebbe rivisitata. Dopo le “dimissioni” del Prof. Manera abbiamo riavviato le procedure per il nuovo incarico che la nuova amministrazione potrà da subito conferire, avendo risolto anche il problema del conferimento mediante centrale unica di committenza, con l’approvato in uno degli ultimi consigli dell’adesione alla C.U.C dell’Alto Basento.

Avigliano non è una comunità facile da amministrare, specie dopo decenni di tagli finanziari per gli enti locali. che ha bisogno questa comunità e un territorio vasto , con un centinaio tra frazioni e borghi molto popolati?. Quali sono i temi principali che affronterà se verrà rieletto.

Nella esperienza amministrativa che si va concludendo abbiamo incrociato una delle fasi più difficili da diversi anni a questa parte. Una crisi economica senza precedente, un taglio ai trasferimenti costanti agli enti locali che sta asfissiando gran parte dei comuni, un Patto di Stabilità che ha ingessato e continua ad ingessare i bilanci degli enti, che unitamente al blocco delle assunzioni ha di fatto paralizzato le attività. Con queste premesse riuscire ad assicurare un minimo di attenzioni ai nostri cittadini, dal decoro urbano, alla viabilità, alle reti di servizi che continuano ad essere al centro delle richieste dei nostri cittadini è stato veramente difficile. Nonostante il caos normativo sui vari tributi (ICI, TARSU, IMU, TASI ,TARI) abbiamo assicurato lo stesso livello dei servizi anche avendo meno risorse a disposizione. Anzi l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, passata dal 9% al 59%, ha evitato di scaricare interamente sui cittadini i tagli alle entrate ed i maggiori costi per lo smaltimento in discarica passati negli ultimi anni da 97 a 210 euro più IVA. Guardano alla prospettiva abbiamo da completare tutti gli interventi partiti negli ultimi mesi. Mi riferisco ai lavori di ampliamento del cimitero di Lagopesole (900.000 euro) e del cimitero di Avigliano (500.000 euro), i lavori per la messa in sicurezza sull'Istituto comprensivo di Avigliano centro-Scuola media (230.000 euro), quelli la metanizzazione del Paip Serra Ventaruli (350.000 euro), i lavori per la ristrutturazione della Scuola di Piano del Conte (280.000 euro), la realizzazione della rete idrica e fognante a servizio del Palazzetto dello sport di Contrada Civitelle (120.000 euro), per consentire la sua inaugurazione entro la fine dell'anno, e soprattutto l’avvio dei lavori della rete idrica e fognante nelle frazioni (5,5 milioni di euro), tutti utili a completare la strategia messa in campo in questi cinque anni. Penso, inoltre, che sia necessario un investimento importate sulla riqualificazione e sul decoro urbano, sulla riorganizzazione ed innovazione della macchina amministrativa in una logica di open governement, sull’urbanistica, favorendo una partecipazione attiva di tutti i soggetti nella fase di programmazione, sul potenziamento dei servizi di cura della persona, sul consolidamento degli interventi effettuati sui nostri attrattori, sulla cultura e sui nuovi contenitori culturali, nelle reti (illuminazione, metanizzazione, reti idriche e fognanti), sulla lotta al dissesto idrogeologico, sulla viabilità e sulla mobilità. Temi che abbiamo affrontato ed analizzato nel programma elettorale che invito a leggere, che abbiamo volutamente strutturato, anche nel linguaggio, in modo da allinearlo ai paradigmi ed alle risorse della nuova programmazione comunitaria regionale 2013-2020, innovazione, ricerca e ambiente, a cui punta in maniera forte.

Ci dica qualcosa della lista che la sosterrà: che criteri avete usato per la composizione: sintetizzo massimo pragmatismo per prendere più voti possibili oppure scaturita da una scelta politica.

Abbiamo voluto proseguire nel percorso iniziato cinque anni fa, di profondo rinnovamento delle rappresentanze, puntando su giovani donne e uomini capaci di mettere a disposizione della nostra comunità entusiasmi, innovazione, cambiamento e competenze. Sono sicuro che è stata una scelta giusta e che alla fine pagherà. Con queste nuove figure si apre un nuovo ciclo politico mettendo in campo nuove generazioni da cui emergerà la classe dirigente futura.

Se lei vincerà le elezioni che tipo di giunta farà. Questa volta è a 5, che criteri la guideranno: bilanciamento tra le forze politiche, tra le aree geografiche oppure funzionale al programma? Possibilità di esterni?

E’ francamente presto per fare questi ragionamenti, bisognerà attendere il giudizio degli elettori. Sicuramente un mix di tutti i criteri che ha indicato.

Invece sul Consiglio Comunale? Manca un regolamento , se ne parla da anni e nel suo mandato sono state anche avanzate proposte. ma non è stato adottato. Lei che ne pensa? E’ utile, e se è utile provvederete a stilarlo?

Abbiamo una bozza di regolamento che però la commissione competente non ha mai licenziato. Credo, però, sia necessario dotarsi di tale strumento per meglio disciplinare i lavori del Consiglio e, soprattutto, perché penso sia essenziale recuperare un ruolo di protagonismo all’organo consiliare, anche marcando una distinzione più netta con quello della Giunta nella organizzazione dei lavori consiliari, nella predisposizione degli argomenti in discussione, della calendarizzazione dei lavori delle commissioni, che finora sono gestiti, secondo me impropriamente, direttamente dal Sindaco.

 
Leonardo Pisani
fonte GIORNALELUCANO.COM
categoria: POLITICA