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18/05/2015
AMMINISTRATIVE 2015, INTERVISTA A VITO LORUSSO
5 liste per contendersi la futura amministrazione di Avigliano
 
5 liste per contendersi la futura amministrazione di Avigliano, con ben due liste di centrosinistra nate da una spaccatura all’interno del maggior partito il Pd, una lista civica e la novità assoluta del Movimento a 5 stelle; oltre alla riconferma di Unità Popolare presente in Consiglio Comunale che ripresenta una lista per queste amministrative del 31 maggio 2015. Iniziamo le interviste con il candidato sindaco di Avigliano Libera Lista Civica, il dott. Vito Lorusso, consigliere comunale uscente di Fratelli D’Italia. Lorusso, 58 anni, laureato in Scienze Politiche e di professione commercialista, in passato oltre ad essere consigliere comunale ad Avigliano è stato anche capogruppo di opposizione alla Comunità Montana Alto Basento.

1)Vito Lorusso, dopo un decennio di opposizione guiderà una civica contro un centrosinistra diviso. Partiamo dalla sua lista; è realmente una civica oppure una formazione di centrodestra con qualche innesto di civismo?

Diversamente dalle false notizie che sono state fatte circolare, la nostra compagine è una Lista Civica, dal momento che la maggioranza dei nostri candidati non si identifica in nessun partito né tantomeno vi aderisce. Allo stesso tempo, vi sono candidati che vengono dall’ universo della sinistra, così come non possiamo negare la presenza di componenti di Fratelli d’ Italia, i quali hanno aderito con grande entusiasmo al nostro progetto. Io stesso ho accettato di capeggiare la Lista Civica, consapevole dell’esigenza di rappresentare la comunità aviglianese al di fuori degli schemi e delle logiche partitiche.

2) Come siete giunti alla sua formazione, qual è stato il percorso e come avete scelto i candidati?

L’ intento comune è stato quello di offrire una reale alternativa all’ attuale classe dirigente di centrosinistra, la quale per anni si è mostrata incapace di risolvere gli annosi problemi che affliggono la nostra comunità e di prestare attenzione ai reali bisogni dei cittadini. Come tutte le gestazioni, il nostro percorso non è stato privo di qualche difficoltà. Ad ogni modo vogliamo precisare che la nostra lista è stata la prima a chiudere la rosa delle candidature. Abbiamo scelto persone che, oltre ad essere estranee a logiche di partito, riteniamo essere portatrici di nuove idee e di valori sani, gli stessi che dovranno animare la nostra azione politica ed amministrativa. Colgo l’occasione per ringraziare il comitato lista civica “Avigliano Libera”, grazie al quale è stata possibile la costruzione della nostra squadra.

3) Lei è sempre stato un attivo consigliere di opposizione sia nel periodo Tripaldi che Summa. Quali sono i problemi di Avigliano e che critiche fa alle amministrazioni di centrosinistra?

I problemi che affliggono la nostra comunità sono sotto gli occhi di tutti. Viabilità, completamento della rete fognaria e impianto di depurazione delle acque reflue nelle frazioni, completamento della metanizzazione, regolamento urbanistico, degrado urbano, eccessivo carico fiscale sia sulle famiglie che sulle imprese, sono solo alcuni dei tasti dolenti che affliggono la nostra comunità. Va evidenziato come le amministrazioni di centro sinistra che si sono avvicendate negli ultimi anni non abbiano fatto nessun passo avanti nelle risoluzione dei sopra citati problemi. Viceversa, si sono molto adoperati per l’occupazione sistematica del potere, come dimostra la spaccatura avvenuta all’interno del centro sinistra, mettendo in secondo piano i problemi reali della nostra comunità che restano in attesa di essere affrontati e risolti.

4) Però parliamo anche dell’ attività dell’opposizione di centrodestra. Spesso denunce però anche poche proposte. E’ così?

Ritengo strumentale e spesso ingiusta la critica che ci viene rivolta. Dico ingiusta perché evidentemente non sono bastate le centinaia d’interrogazioni e denunce, anche a mezzo stampa, fatte negli ultimi dieci anni dalle opposizioni in cui evidenziavamo tutte le criticità e le inadempienze di chi ha amministrato la nostra comunità. Sicuramente si poteva fare di più e meglio; tuttavia il ruolo dell’opposizione va anche contestualizzato, tenendo conto del nuovo sistema di rappresentanza in seno al Consiglio comunale che premia eccessivamente la maggioranza. Nondimeno, in questi anni abbiamo cercato - nell’interesse della nostra comunità - di fare sempre un’opposizione costruttiva facendo anche delle proposte in direzione di un miglioramento dell’azione amministrativa. Ricordo la battaglia per alleggerire il carico fiscale alle attività produttive attraverso una rimodulazione del sistema di tassazione della Tarsu e della Tari, la modifica al regolamento sull’accesso delle aree P.A.I.P., eccetera. Quindi non solo denunce, ma anche proposte concrete.

5) Avigliano Libera cosa propone per “Avigliano”? Quale sono gli assi portanti del programma che proponete ai cittadini e in cosa vi distinguete concretamente dalle altre liste. Insomma perché dovrebbero votare voi e non altri.

Abbiamo deciso di mettere il cittadino, in quanto componente di una comunità e l’intera collettività, al centro del nostro programma; questo significa vedere nella partecipazione del cittadino il punto di forza dell’azione amministrativa. Attraverso questo concetto nasce l’impegno di fare politica locale, intesa come realizzazione di un progetto programmatico che nasca dalle persone che perseguono il benessere del proprio territorio nella sua complessità morfologica ed orografica, quale è il nostro. Insomma, amministrare avendo amore della propria comunità. Ecco perche i punti di forza del nostro programma politico sono:

  • l’Ambiente, con un deciso no alle trivellazioni selvagge nel nostro territorio, ritenendo necessario puntare su un valido piano delle energie alternative;
  • una pianificazione urbanistica rispettosa delle diversità nella unitarietà del territorio;
  • un reale rilancio delle attività artigianali e commerciali presenti sul nel nostro comune attraverso un riequilibrio, entro i limiti delle competenze comunali, della pressione fiscale per renderla più equa ed incentivante;
  • varare un nuovo e moderno piano commerciale;
  • rilanciare il turismo;
  • migliorare l’offerta dei servizi.
Tutto ciò sarà reso possibile se ad amministrare saranno chiamati uomini e donne libere che non hanno privilegi da mantenere o larghe clientele da accontentare.

6) Ha una grande esperienza consiliare e anche di commissioni comunali. Qualche proposta per migliorare i lavori dei consigli? Tipo regolamento consiliare, oppure una figura garante come il Presidente del Consiglio Comunale? In passato avete avanzato proposte; come mai si sono arenate?

Da rivedere il ruolo delle commissioni consiliari, ammodernando il regolamento per rendere le stesse più efficaci ed efficienti. Molto dipenderà dalla capacità e dal ruolo dei Presidenti di commissioni. Dobbiamo, non senza rammarico, costatare che spesso negli ultimi anni, le commissioni non sono state messe in condizioni di svolgere il proprio lavoro di approfondimento delle proposte, delle quali viene richiesta l’iscrizione all’ordine del giorno dell’assemblea consiliare e che vengono sottoposte all’esame preventivo delle commissioni pertinenti, dal momento che esse venivano sistematicamente convocate a ridosso dei consigli comunali, non dando così il necessario tempo ai componenti per approfondire gli argomenti. Spesso, inoltre, le commissioni sono state tenute in piedi grazie al senso di responsabilità delle opposizioni, vista la puntuale non partecipazione alle stesse dei componenti della maggioranza. L’istituzione della Presidenza del consiglio comunale, anche se non espressamente prevista nei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti, sarebbe auspicabile, per dare una maggiore garanzia funzionale ed una autonomia allo svolgimento dei consessi comunali. Il Presidente del Consiglio comunale, in quanto presidente di tutto l’organo collegiale nella sua unità istituzionale, è garante del corretto funzionamento delle istituzioni. Non è, quindi, più rinviabile l’ammodernamento dello statuto comunale. Abbiamo più volte sollecitato la convocazione dei componenti della commissione Statuto proprio per ammodernare lo stesso alle nuove esigenze; purtroppo, malgrado il nostro impegno, nulla è stato fatto in proposito. Evidentemente non vi è la volontà politica di mettere mano alla revisione dello stesso.

 
Leonardo Pisani
fonte GIORNALELUCANO.COM
categoria: POLITICA