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17/03/2015
PROFEZIA DELL’ORACOLO OVVERO LA LINGUA BATTE DOVE “DONATO” NON VUOLE
Avigliano e dintorni – i leghisti dell’asse giardiniera lagopesole sud hanno perso il treno delle primarie
 
Le elezioni comunali sono alle porte (quasi certo che si vota il 31 maggio) e il partito democratico aviglianese continua a litigare e chiede di diritto le primarie interne agli iscritti e poi di coalizione. Ma i partiti della coalizioni che contano vogliono la riconferma del sindaco uscente. Allora il Pd aviglianese si “condanna” alle primarie. “In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe” ma così non “èglia”: “Statuto del PD” e “Regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali” alla mano è spontaneo dire che ha ragione il segretario del PD (più che arbitro, è il capo tifoso di una parte) su suggerimento della lega nord, a pretendere le primarie di partito e poi di coalizione. Peccato che i grandi e il “basso” suggeritori/e non hanno ricordato allo sprovveduto e ingenuo segretario che esistono le regole del partito scritte per essere rispettate. Una ripassata sulle regole aiuta a capire: Si legge al comma 4 dell’art. 18 dello Statuto del PD: “(…) 4. Qualora non si svolgano primarie di coalizione, si procede con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo, concordato con la coalizione, per la scelta del candidato comune non sia approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell'Assemblea del livello territoriale corrispondente (…)”. Che significa? Per i falsi distratti della lega nord: Le primarie di partito si possono svolgere qualora non si svolgano primarie di coalizione. Ma la cosa buffa che taglia le “palline” ai leghisti la leggiamo nell’art. 2 “Convocazione e svolgimento delle primarie” del “Regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali” che recita testualmente: “1. Le primarie si svolgono ad una distanza temporale non superiore a otto mesi e non inferiore a quattro mesi dalla data prevista per le elezioni. Nei casi in cui le elezioni si svolgano, a normativa vigente, tra il 15 aprile e il 15 giugno, le primarie si tengono in una domenica collocata tra il 15 di novembre e il 30 Gennaio.”. Significa che siamo fuori tempo utile e le primarie non si possono più tenere. Che peccato! Comunque, va anche sottolineato a mero scopo informativo, secondo il preambolo del regolamento del PD che: “In caso di svolgimento di primarie di coalizione, le cui regole saranno stabilite a livello locale con i partiti alleati, il P.D. parteciperà con un proprio candidato espresso sulla base del presente regolamento. (…) Nei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti: a) l’assemblea territorialmente competente può designare con il 70% dei consensi il candidato del P.D. per partecipare alle primarie di coalizione (…)”. È palese che anche in questo caso ci vogliono i numeri per designare un loro candidato. Ma come tutti sappiamo in quel di Giardiniera e Lagopesole sud dei numeri e dei regolamenti se ne “sbattono”, per loro si applica il codice “AngeloVitoDonato” scritto dai “Mimì” approvato dai componenti del “cerchio pensante” e divulgato dal “meglio portavoce”. Mi sa tanto che il povero PD aviglianese ha il malanno cosmico, quello che riguarda le linee guida del partito che il segretario non le fa applicare semplicemente perché non le conosce? O perché fa il finto tondo?. Mi sa tanto che l’ingenuo Segretario (che non vuole far torto a papà-mascior’) è stritolato tra chi vorrebbe dialogare con la coalizione sulla riconferma di Vito Summa che appare naturale per i motivi di cui sopra ( anche perché dall’altra parte del PD è stato proposto il “nulla” politicamente parlando) e chi neppure vuol sentirne parlare almeno ché non ottengono i due assessorati delle frazioni designati da loro e la determinazione dell’assessorato del centro. Mi pare che ora si vedano le cose chiare e le dichiarazioni di Vito Summa che si ricandida e le dichiarazioni del partito socialista che sostiene la ricandidatura del sindaco uscente lasciano intendere che il Pd “sano” deve chiudere la porta in faccia alla maggioranza delle solo tessere del PD “cattivello” che non arrivano certo al 70%. Quello che stiamo assistendo in casa PD è il solito spettacolo desolante, del litigare sempre per l'unico motivo per il quale i leghisti esistono, quello dell'occupazione delle tanto amate poltrone. Andando di questo passo mi sa tanto che lor signori saranno puniti insieme al partito oltre ogni ragionevole dubbio a maggio, quando i tanti galli in campo si ritroveranno probabilmente senza pollaio. Oggi benvenuti all’opposizione, peccato che di opposizione contrapposta non si vede manco l’ombra che si nasconde ogni due legislature dietro una lista civica titolata “Avigliano una comunità da ripensare”.
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: POLITICA