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04/09/2014
TRA IL SEGRETARIO DEL PD LOCALE, IL DIRETTORE/A DEL FOGLIETTO “AVIGLIANO DEMOCRATICA”, I “BRICCONCELLI” DELLA LEGA NORDOVEST DELLE FRAZIONI E LE PERSONE PERBENE
il Partito Democratico aviglianese in una caduta di stile dall’esito molto scontato.
 
È in circolazione il primo numero del nuovo “foglietto” del Partito Democratico di Avigliano centro e frazioni dall’originale nome: “Avigliano democratica - Mensile di Politica, Economia e Cultura Avigliano” ( Direttore responsabile Valeria Giordano -Redazione Via Antonio Labella – Avigliano Via Andrea Doria – Lagopesole - Reg. Tribunale Potenza - n. 445 del 28/07/2014).



Caro direttore o La devo chiamare “direttora” o meglio ancora direttrice?


"There is only one thing in the world that is worse than being talked about, and that is not being talked about.”


“C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé.” (Oscar Wilde)


La ringrazio vivamente di essersi scomodata con la Sua sagace e pungente penna e aver dedicato al sottoscritto -addirittura nel numero di esordio- un articolo accorato di “rabbia”, e con premeditata “furbizia”, senza raccontare gli antefatti. Nonostante la massima stima nei Suoi confronti, non credo che l’”attenzione” rivoltami sia un frutto delizioso della Sua mente. Altresì, temo che sia il semplice “copia e incolla” di pensieri altrui. E più precisamente, l’ideatore nonché scribacchino è da ricercare in quel suggeritore occulto di Lagopesole, colui che un tempo si esponeva pubblicamente per precisi obiettivi e, una volta conquistato “il suo posto al sole” e garantito un “angolo di cielo” ai suoi affini e confini, oggi, predilige attaccare i suoi avversari, facendo esporre i “fessacchiotti” di turno. Comunque, o Lei o l’occulto “passacarte”, avete raccontato la verità, tutta la verità su di me. In particolar modo quando affermate: “(…) Nato e cresciuto in un partito è presto emigrato in quello opposto. (…) per poi approdare sul danaroso lido di chi antepone il personalismo alla fede nell’ideologia. Insomma, una quaglia dalle sembianze umane. (…)”. Solamente vi siete dimenticati di ricordare – credo per dimenticanza, e non certo per malizia- che l’occulto suggeritore è sul libro paga della politica per chiamata diretta e senza concorso, mentre il sottoscritto non ha mai percepito un soldo dalla politica. Ciò mi permette di essere libero e i miei “Garzantina delle Citazioni” lo dimostrano. Ma ancor più vi siete dimenticati di dire che il Partito Democratico raccoglie, come la pattumiera del mercoledì, indifferenziatamente tutti. Avete accolto il suggeritore occulto e tutta la sua famiglia di provenienza democristiana, poi craxiana, poi Asinello, di nuovo socialista per finire, sempre per convenienza, nel Partito Democratico. Inoltre avete spalancato le porte – e mi auguro solo queste- del vostro partito al signor Stefano Genovese, nominandolo nel direttivo e nella segreteria locale, concedendogli anche due pagine di questo giornaletto. Vorrei ricordare ai lettori che il signor Stefano, ad ottobre 2013 e in piena campagna elettorale per le regionali, era segretario cittadino del Partito Socialista e, improvvisamente ed inaspettatamente, ha abbandonato il partito, per essere “pizzicato” ad appendere sui muri della città i manifesti del “figlioccio” dei Pittella brothers. E in ultimo (?), altri due ex socialisti già assessori del comune, Pace e Claps, sono saltati nel nuovo think tank -temo più tank che think- a piè pari. E mi fermo qui.


CADUTA DI STILE


Caro direttore/a va anche segnalata una caduta di stile e imprudente sfottò riservato al vicesindaco di Avigliano con l’artico dal titolo: “Il gatto del Vicesindaco”. Anche questo articolo non firmato, quindi, attribuibile a Lei. Certamente il malcapitato non ha bisogno di difesa. Di sicuro il Partito Socialista è molto indispettito da questo atteggiamento verso un partito che, per tutta la legislatura, ha difeso l’operato del sindaco ed è stato un affidale alleato. E sono altrettanto certo che i socialisti faranno rilevare, nelle sedi e nei tempi opportuni, questi comportamenti contraddittori quasi “schizofrenici”, da parte del principale partito – al momento- della coalizione di centro-sinistra. Accusare e deridere il vicesindaco di compiere azioni, come far catturare un gatto morsicatore – tra l’altro vi è un obbligo di legge e questo palesa la vostra “ignoranza” in materia di procedure amministrative- , che non porteranno voti (“perché i gatti non votano”), rispecchia un vostro retro-pensiero (lapsus freudiano?) che posso così riassumere: “Faccio qualcosa, attraverso la politica, per avere voti e consensi.” Cari amici, esiste ancora qualche politico che concepisce la politica come servizio per la comunità, e non un mezzo per un’affermazione puramente personale. Non so, a parte Vito Lucia, cosa hanno fatto e fanno gli assessori targati PD? Solo Affari da ‘birbantelli’”. E ve lo dimostrerò, citando atti amministrativi di loro competenza e a loro appannaggio, che confesseranno che quello che dirò non potrà essere smentito. Il primo atto amministrativo che sottoporrò alla vostra attenzione e che riguarda il lago di Piano del Conte e del suo referente


A beneficio dei lettori questo è ciò che hanno scritto su di me:


L’ORACOLO DI AVIGLIANO


Sfarfalla senza sosta l’inconcludente oracolo di Avigliano. Rapito dal suo costante narcisismo, rotola parole in libertà, nel fatuo tentativo di legittimare solo un Verbo che sicuramente appartiene ad altri. Ogni giorno ci propina una sconsideratezza nuova, condita con contumelie di ogni tipo, che vanno oltre il buon senso e L’educazione. Sparla di chi non conosce affatto e si bea di essere il megafono delle idiozie ricorrenti. Convinto di essere un nuovo profeta, sentenzia di qua e di là. Con gratuite fantasiose e farneticanti affermazioni sostiene tesi che rasentano quasi sempre il ridicolo. Soprattutto quando si cimenta con la Politica. Affascinato dalle ipotesi più che dai fatti, si avventura in equilibrismi teorici che offendono finanche la Fantasia. Pregiudizialmente contro, non fa distinzione tra chi opera per il bene comune e chi si pone a servizio di se stesso. Crede che ricorrendo alla “Garzantina delle Citazioni” possa imbarazzare chi lo legge, suscitando invidia per la sua grande immensa sconfinata illimitata e sterminata erudizione. Pur di scrivere e assecondare la sua vocazione ad essere frenetico grafomane usa parole senza comprenderne il senso. Di una disciplina, però, è campione: il trasformismo. Nato e cresciuto in un partito è presto emigrato in quello opposto. preso gusto, è rimasto folgorato da quello che sembrava essere il guaritore di tutti i mali della Politica italiana, per poi approdare sul danaroso lido di chi antepone il personalismo alla fede nell’ideologia. Insomma, una quaglia dalle sembianze umane. Gli va stretto tutto l’universo all’incauto estensore dei deliranti scritti quotidiani. L’unico scopo dell’oscuro e inconcludente scrivano aviglianese è quello di delegittimare e offendere chi non la pensa come lui. Cioè, tutti. L’incompreso “maniaco” della penna perennemente disgiunta dal cervello suscita solo e soltanto commiserazione per le sue quotidiane manifestazioni di incapacità nel rispettare il Silenzio. Tacere è sempre meglio che scrivere idiozie.


Articolo non firmato


P.S.: A proposito della nomina del 5° assessore, con il prossimo articolo vi racconterò di una telefonata fatta dal segretario del Partito Democratico, il “burattino” Carlo Lucia, al segretario del Partito Socialista. Racconto burlesco tutto da ridere.


il pennivendolo

 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
categoria: POLITICA