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18/07/2014
IL RECUPERO DELLE FONTANE AD OPERA DEI VOLONTARI
Avigliano – “Contro la politica delle parole”
 
Avigliano: Vito Guglielmi e Luciano Guappone, due volontari che stimolano attraverso il loro lavoro e la prestazione volontaria della loro opera, l’amministrazione comunale a puntare sul recupero delle fontane pubbliche, un patrimonio storico e culturale della comunità che deve essere valorizzato attraverso un degno decoro. Per i due volontari, recuperare una fontana non vuol dire soltanto contribuire alla tutela del patrimonio architettonico e paesaggistico, ma anche ridare ai cittadini uno spazio simbolo del tempo e della storia. Ricordano la funzione delle fontane pubbliche che un tempo erano luoghi di aggregazione: le donne andavano a risciacquare i panni e il bucato e perché no, anche a intrattenere relazioni sociali. Per meglio capirci, sottolinea il volontario Guglielmi: “Quelle che oggi chiameremo chiacchiere da salotto.” – Continua – “Dimenticate fino a qualche anno fa, a punto per alcune, come la fontana di San Vito e il lavatoio del Pantano, da essere utilizzate come vasche degli antiestetici bidoni delle immondizie, ora, dopo la "nostra cura" stanno recuperando fascino e dignità ornamentale – ma bisogna fare di più”.Va sottolineata e deve far riflettere questa frase del Volontario Guappone – “C’è troppa politica “parlata” nelle nostre vite. E pochissimi fatti”. E’ in quest’ottica che stanno operando i due volontari e anche quei cittadini che hanno spontaneamente messo a disposizione il proprio tempo per la buona riuscita del progetto “ripristiniamo le “vecchie Fonti, fontane e fontanons” anche supportati dall’amministrazione comunale che a detta del vicesindaco Antonio Bochicchio – “ha in programmazione un intervento che propone il restauro, la riqualificazione e la valorizzazione di fonti naturali, fontane, abbeveratoi, lavatoi e vasche presenti sul territorio comunale e appartenenti a epoche remote. La prima fase è iniziata con l’individuazione dei manufatti con la verifica delle condizioni strutturali ed estetiche e di pulizia da terra, rovi e quanto nel tempo abbia sepolto le strutture. Saranno, poi, eseguite le opere specifiche di restauro, conformi al rispetto dei caratteri di autenticità dei manufatti. Per questo sono stati ascoltati gli anziani, i migliori conservatori della memoria collettiva, che con i loro ricordi hanno raccontato come un tempo, intorno a questi punti, girasse la vita sociale della nazione aviglianese. Concludo con il racconto morale di un anziano longevo di Avigliano che ha voluto testimoniare l’importanza che ha avuto nel passato il lavatoio del Pantano (raccontato in dialetto e tradotto in italiano): “Tra lo sciacquio dei panni e l'acqua delle vasche che si andava sporcando, l'area del “Pantano” si animava di voci, si raccontavano esperienze, si scambiavano opinioni e tanti consigli: la vita non era certo facile tra le due guerre, ma le difficoltà quotidiane e una certa rassegnazione ai colpi del destino predisponevano l'animo popolare alla comprensione e alla consolazione.”.
 
Enzo Claps
fonte IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA
categoria: AMBIENTE