NEWS

29/09/2013
CANCELLATO IL MERCATO MENSILE SU TUTTE LE FURIE I CITTADINI
Deciso dal sindaco Summa, ieri si teneva la fiera ad Avigliano - La soppressione senza avviso non è stata gradita dalla gente.
 
E' proprio vero: non c'è mai fine al peggio. Se al Centro di Avigliano c'è la fiera, a Lagopesole si cancella il mercato. E così dopo oltre mezzo secolo di tradizionale appuntamento per i commercianti e cittadini di recarsi nel borgo medievale ogni quarto sabato del me­se per vendita e acquisti di beni di ogni genere, ieri nulla è stato pos­sibile. In colpevole silenzio da par­te dì chi governa (ma è un eu­femismo), chi si è recato nel con­sueto luogo di Via Leopardi per effettuare compere si è trovato smarrito nel deserto di bancarelle. Non ce n’era una. Solo asfalto (malridotto) e silenzio.
Non un avviso, non un manifesto. Il mercato è stato cancellato e nulla importa se i fruitori non siano stati avvisati in tempo opportuno. La singolare decisione è stata assunta dal sindaco di Avigliano, Vito Summa, che ha pre­ferito (neppure questo è una no­vità) la fiera annuale di Piazza Aviglianesi nel Mondo a scapito del consueto mercato di Lagopesole. Per motivare l'assurda ordinanza, si è avvalso del parere del Co­mando di Polizia Municipale e del Responsabile del Servizi o Tributi, Commercio e Attività Produttive; parere che non poteva che essere positivo. La motivazione addotta è che la «fiera è un evento di mag­gior rilievo ai fini commerciali» e che in tale occasione ad Avigliano arrivano visitatori da ogni parte del mondo, tanto che neppure le formiche trovano posto, I fatti, ov­viamente, sono diversi. La certez­za è che la soppressione del mer­cato a Lagopesole il 28 settembre ha creato danni commerciali e so­ciali notevoli ( le proteste non si contano a decine ma a centinaia), senza che il Centro di Avigliano se ne sia avvantaggiato, perché la ca­pienza della Piazza è sempre la stessa. I fatti confermano quanto di amaro c'è nella decisione di ca­rattere feudale del sempre più sor­prendente sindaco Summa. che non trascura occasione per mor­tificare e penalizzare Lagopesole. Ha tolto il campo sportivo per realizzare una singolare Villa di cemento armato. Chiude la Delegazione Comunale quando può. Fa sognare la presenza dei vigili, anche quando nel borgo arrivano rappresentanti di tutti i Corpi e Forze Armate. Di un netturbino neppure l'ombra anche nel giorno di Ferragosto. Lascia le strade in uno stato di profondo dissesto. Un elenco interminabile che confer­ma la colpevole disattenzione ver­so una parte del territorio, che ha soltanto il peccato originale di tro­varsi al di qua del Monte Carmine. Questo astio nei confronti di «quelli di fuori» non risparmia neppure la devozione religiosa: la corona di oro alla Madonna del Carmine viene tolta al Calvario quando sale al monte, sostituen­dola con quella d'argento, e viene rimessa quando ritorna in paese. Ma ogni situazione ha un limite. Il sindaco Vito Summa li ha superati tutti, con il silenzio altrettanto col­pevole dei suoi fedeli assessori.

 
Antonio Pace
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
categoria: DA CLASSIFICARE
 

I COMMENTI DEI VISITATORI
Trabbaz da La Terra | 30/09/2013 - 19:49
 
Ma tu vir' a Cr..t' , cu tanda uaje a malepatenz' , i penzier' r' gli Casteddan' so' lu mercat' ca p' na c..z r' vota nun'zeglia fatt . Ma su Pace nun'dene aut ra fà ? Mo pur' la Vergin Maria nun stai n'grazia r' Die . La ch'rona ror' a r'argiend' ..... quà sime tutt' cu na ch'rona r' spine ra capa a gli pier' ca nun zapim' chiù cume ama fà . Lu uaglie gruoss' so propr' si cristian' ca savess'ene sole abbriugnà ...... ca nun'den'ne aut' rà fà ca appiccia fuoch' a romb' gli cu.....n . Semb' chiù a lu Vostr , ra Trabbaz