Lezione magistrale di una vecchietta che, senza saperlo conosce Machiavelli meglio dei politici ciarlatani.

Detto fatto. Avigliano, 24 settembre, ore 10,30. Trovare Sabato Donata Maria, un’arzilla vecchietta di 86 anni vestita con il mitico costume aviglianese, nel corridoio al piano terra del municipio di Avigliano, vicino alla fermata per l’inferno, conosciuta anche con il nome di “Ascensore per l'inferno” per come è stato realizzato e per come funziona. che conduce al piano dove risiede anche la stanza del sindaco, è un fatto gioioso ma, allo stesso tempo, singolare. Fatto che deve far riflettere sulla dimenticanza di queste persone, costrette a recarsi nella “casa dei bottoni” con grande fatica per rivendicare dei semplici diritti per un vivere civile. Donata Maria voleva raggiungere la stanza nominata ma l’ascensore era guasto. Si ferma, mi guarda e mi dice: “uaglio me sai ri ndu su trov chi cumand stu cumun, mann ritt ca se trov a lu pian re sop, lu munddacarc glie rutt e pe me re scal so assai e per farr’ fazz nott. lu vav truvann pecche raggia ri che nand casa mia è semb spuorc e sim chin re surg famm nu cazz re piacer valla a di tu ca mann a pulzà can un ge vol assai e fac purt nanzeng re velen pe gli surg, io stava sotta alla chies madre. E pe mo grazia assai e se nun lu fai se talacqual ai pulitc.”. Una vecchietta, che esprime liberamente la sua legittima richiesta al sindaco, è un segno di civiltà. Io mi sono fatto portavoce e l’ho riportato all’ufficio tecnico competente e all’assessore al ramo, il vicesindaco Antonio Bochicchio. Devo affermare che hanno preso provvedimenti immediati per risolvere le problematiche denunziate, ovvero, dalla pulizia alla derattizzazione e a far circoscrivere l’isola di raccolta ecologica per il deposito dei rifiuti da raccolta porta a porta nel vicolo. Il vicesindaco mi fa notare che “da diversi giorni sono partiti i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale, soprattutto, con la ridefinizione delle strisce pedonali e l’aggiunta di nuove in tratti strategici per il passaggio dei pedoni”. Inoltre il vicesindaco mi spiega che “ nonostante pochi spiccioli a disposizione a partire da lunedì prossimo la stessa squadra provvederà alla pulizia dei vicoli e delle scalinate del centro storico iniziando da quelle segnalate ‘furbescamente’ da un noto consigliere di opposizione”. Il vicesindaco è uno a cui piace agire con i fatti e il parlare a vanvera lo lascia agli altri. Mi sa tanto che Antonio ce lo troviamo candidato alle regionali con il centrosinistra di Pittella. Cittadini di Avigliano, un pensierino a votarlo, è opportuno iniziare a fare, rispetto all’altro sicuro candidato di FdI. Almeno Bochicchio c’è per Avigliano, l’altro si vede solo nel momento del suo bisogno e da qualche giorno fa chiamare telefonicamente gli aviglianesi chiedendo un aiuto elettorale, pensa tu per non far morire Avigliano. Ritorniamo alla similitudine degli esempi tra l’impertinente vecchietta e il vicesindaco, la prima con il suo parlare dialettale semplice ma efficace e il secondo con l’agire subito prima di essere sommersi. Entrambi, senza conoscere il pensiero di Machiavelli, hanno saputo esprimere un concetto semplice: “Gli è facil cosa a chi esamina con diligenza le cose passate, prevedere in ogni repubblica le future e farvi quegli rimedi che dagli antichi sono stati usati, o non ne trovando degli usati, pensare de' nuovi per la similitudine degli esempi”.

Enzo Claps

fonte AVIGLIANONLINE.EU

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