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18/09/2013
DIO BENEDICA LACORAZZA: FA “SCORRERE IN SICUREZZA” LE NOSTRE STRADE
logica del “do ut des” imperante del signor banda larga
 
Soffia il vento delle primarie per chi diventerà il nuovo governatore della Basilicata, ed ecco spuntare le “furbizie” del candidato più accreditato: Il signor banda larga, il quasi laureato, Piero Lacorazza, attuale presidente della Provincia di Potenza. Le elezioni regionali sono una manna, e visto il candidato presidente, sono una manna anche per le squassate strade provinciali di Avigliano. Quando si avvicinano, si assiste ad un fervore in stile frontiera americana: si bitumano e riparano le strade, con risultati modesti se l’incuria e scarsa vigilanza sui lavori precedentemente eseguiti le ha nel frattempo ridotte alla stregua delle vie di comunicazione di un Paese in guerra. Le riparazioni di questi giorni della Sp 30, che collega Avigliano centro con Potenza, deve far riflettere sulla logica del “do ut des” imperante del signor banda larga che garantisce l’impiego di “forze di aggiustamento” a fronte di voti alle primarie alla modica cifra di 2 euro a carico ovviamente dell’elettore. Perché solo ieri 17 settembre e, guarda caso, sempre quando piove, si ricordano di eseguire parziali lavori di messa in sicurezza dei tratti pericolosi, con spreco di denaro, quando tutti sanno che l’arteria interessata è oggetto di un finanziamento di 800 mila euro per l’intera messa in sicurezza? Per non essere smentito, riporto una dichiarazione dell’assessore alla viabilità provinciale, Nicola Valluzzi, che trovate sul sito ufficiale della Provincia (pubblicazione del 05 aprile 2012) :“Le criticità presenti sulla strada provinciale n. 30 di Giuliano che conduce dal capoluogo al comune di Avigliano sono da tempo note agli Uffici e all’Assessorato alla Viabilità della Provincia di Potenza. (…) hanno sollecitato all’amministrazione sopralluoghi ed azioni manutentive su un tratto di strada importante che attraversa le contrade di Giuliano, Torretta, Capoiazzo. Le scarse risorse presenti in bilancio, dovute alla sostanziale riduzione dei trasferimenti statali, non hanno consentito di far fronte con tempestività a tutte le problematiche presenti sull’arteria in questione. (…).”. Oggi come d’incanto sbucano fuori questi euro. Alla persuasione si sommano, non di rado, ricatti psicologici. Anche per una simile, disinvolta gestione delle primarie, figuriamoci per le elezioni. Ricordo che Giovanni Giolitti e` passato alla storia, secondo la nota formula salveminiana, come “ministro della malavita”. Al giorno d’oggi un simile contegno, una volta lo si sarebbe chiamato clientelismo, e` cosi radicato nel costume politico che quasi non meraviglia più. Dio benedica Lacorazza: fa “scorrere in sicurezza” le nostre strade e argina, in maniera perversa, la crisi dei “buchi/e”.
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
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