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29/12/2011
TREDICI BRANI PER RIASSUMERE QUARANTACINQUE ANNI DI ATTIVITA'
Primo CD del Gruppo Folkloristico Aviglianese
 
AVIGLIANO - Tredici brani, il tempo di un cd. Tredici brani che riassumono quarantacinque anni di vita e di successi di un gruppo, tanti di più della storia e delle tradizioni di un popolo. Musica e versi, poesie ed immagini, il patrimonio culturale di una città e di chi ne ha segnato il passato, ne scrive il presente e si propone di traghettarlo, quel patrimonio, in un futuro in cui sia ancora possibile ritrovare le tracce profonde nelle quali esso affonda le sue radici. C è tutto questo e forse anche di più nel primo cd del "Gruppo folkloristico avigllanese". Occasione per mettere un primo, e sicuramente provvisorio, perché la sua via non si ferma certo qui, punto fermo ad una storia di quasi mezzo secolo, tutta dedicata alla ricerca e alla valorizzazione di usi e costumi della tradizione aviglianese, da trasmettere alle generazioni future perché non perdano il senso di legame ed appartenenza alla comunità. Una storia che incomincia, ufficialmente nel 1966, ma che ha le sue radici molto più indietro nel tempo, in quelle "cumbagnije" che riunivano gruppi di amici uniti da particolari interessi e vincoli, che spesso si riunivano per trascorrere In qualche locale cantina privata serate che immancabilmente si concludevano con canzoni d epoca e con canti di strofette dialettali, le "spicciarelle". Se è nel 1970 che il Gruppo folkloristico aviglianese si costituisce come vera e propria associazione culturale, è almeno una ventina di anni prima che si colloca la prima esibizione di quello che può essere considerato il suo antesignano, un gruppo formato da sei elementi della "cumbagnija dei canterini", integrati da altri giovani, dalle ragazze per formare le coppie e da alcuni suonatori, tutti in costume antico aviglianese che partecipò alla trasmissione televisiva "Voci e volti della fortuna", programma dedicato a canti e danze popolari delle diverse regioni d Italia. Fu l eliminazione da quel concorso, considerata ingiusta, che spinse uno dei componenti, Leonardo Genovese, con il concorso dell ispettore scolastico Emilio Gallicchio, a organizzare e sviluppare, con l adesione di giovanissime coppie e con un nutrito e vario programma un gruppo capace di proporre un programma estremamente variegato. La storia del "Gruppo folkloristico aviglianese" comincia così, e si sviluppa negli anni attraverso la partecipazione ad una miriade-di eventi in tutta la regione, in Italia (ultimo in ordine di tempo il sesto Festival nazionale del folklore di "Capo d Orlando" e all estero, in Croazia, Svizzera, a, Germania. Belgio, Lussemburgo. Per arrivare, oggi, alla pubblicazione del primo cd, che contiene come chicca la registrazione, datata 1964 ed eseguita in modo artigianale, ma proprio per questo ancor più ricca di fascino e suggestioni, della "Serenata aviglianese", cantata da Donato Sileo, accompagnato dall orga- netto di un suo amico. Anche questo un modo per far conoscere e tramandare la cultura del popolo aviglianese.
 
Giancarlo Tedeschi
fonte IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA
categoria: DA CLASSIFICARE