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20/08/2013
LETTERA A LUCIA SERINO, DIRETTORE DE IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA
La notizia è ciò che ne fanno i giornalisti. E il direttore se ne è guardato bene di pubblicarla.
 
Le quattro o sei braccia della dea Kalì rincarnata nel Vassallo di Lagopesole che ha messo le mani sul Quotidiano della Basilicata a tua insaputa. Avigliano di oggi: l’altra faccia della medaglia: “Briganti , giuristi, storici umanisti, pittori o tutti malfattori?”. Il 14, 15 e 17 agosto, Avigliano che da sette generazioni è con vanto la mia città, grazie alla la longa manus del “grammatico Pace”, in senso negativo ha conquistato le prime pagine del giornale che tu dirigi con onestà giornalistica. Ma nel momento in cui il primo cittadino, Vito Summa, decide di replicare con una lettera alle illazioni giornalistiche fatte sul tuo giornale, relegate la replica a pagina 14 (forse era meglio metterla tra i necrologi) del giornale di oggi 18 agosto senza nessun cenno in prima pagina come invece penso sarebbe stato giusto fare. Questi sono i fatti. Caro direttore ti ricordo che Avigliano, come da sempre riconosciuto anche dalla rimanente parte della Basilicata, è stata continuamente terra di persone colte e perbene. Una città che non si è mai fatta conquistare né dai principi Doria, né dai Savoia e né dai Borboni. Subito dai fatti gli aviglianesi si sono accorti che ogni nuovo padrone, sarebbe stato più avido del primo e che l'impresa dei Mille di Garibaldi, che aveva illuso migliaia di giovani, si rivelò un bleff. Furono disattese tutte le aspettative ed ai giovani aviglianesi toccò l'amara sorte, non accettando le dure imposizioni fiscali del nuovo regime, di emigrare, espatriare,o di diventare briganti “eroi”. Oggi grazie ai governi repubblicani che si susseguono come le formiche le cose per Avigliano e l’intera Regione vanno ancora peggio grazie ai “briganti politici” che rubano per riempire le proprie tasche. Ritorniamo alla vicenda giornalistica e alla presa di posizione del giornale che dirigi: Così si afferma la tesi della notizia senza verità, la quale si presenta anche come opzione politica o etica che favorisce il comitato castellano capeggiato da tal Lorenzo Milani dall’aldilà con le sembianze del noto Vassallo . La notizia non esiste come oggetto in sé perché falsificata nei fatti e non a caso gli anglosassoni dicono news is what newspapermen make it, la notizia è ciò che ne fanno i giornalisti. La lettera del sindaco Summa meritava la prima pagina del giornale quale diritto di replica. Come scriveva Tomasi di Lampedusa, un cambio di guida non avrebbe prodotto alcun cambiamento, e così è stato anche con il tuo giornale se non ripristina ex post la replica, inverso: “tutto cambia per non cambiare niente”.
Con simpatia
 
Enzo Claps
fonte AVIGLIANONLINE.EU
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